ASTRA – SALA BAGANZA 4 -2
E anche questa è fatta. Ancora due partite e poi potremo riprendere ad allenarci in pace senza l’assillo dei tre punti. Perché, vedete, è bello stare lassù in cima però è difficile continuare a giocare col solo pensiero di divertirsi , di stare insieme, di interpretare col sorriso il gioco più bello del mondo.
Comunque, dicevo, anche questa è fatta, anche questo ostacolo, che per la relativa facilità sulla carta presentava per noi gravi insidie, è superato.
Entriamo in campo con una formazione che presenta sulla destra il Francio che torna in campo dopo una serie di malattie ed incidenti degni di una benedizione a Fontanellato ( diciamolo subito, più che buona la sua prova ) e diverse altre novità rispetto alla formazione che aveva così ben impressionato la scorsa domenica.
Partiamo bene e riusciamo a incunearci in un paio di occasioni nella difesa avversaria, ma i tiri del Gigio risultano fuori misura.
Passiamo però poco dopo quando una lungimirante verticalizzazione del Leo trova in area il Mino che con un elegante esterno destro anticipa tutti insaccando sul palo opposto. Delizioso.
Stiamo ancora leccandoci le dita per questo gol quando su un pallone che si sta allontanando innocuo dalla nostra area udiamo un fischio. Che sarà mai? E’ rigore per il Sala. Non l’ha visto nessuno, ma è proprio rigore. Va sul dischetto Manfredi che realizza. 1 a 1.
Non siamo convinti di questo rigore , ma ad onor del vero non siamo neanche convinti di quello che l’arbitro concede a nostro favore per una ipotetica spinta sul Bego in area salese. Tira il Mino e come d’uso portiere da una parte e pallone dall’altra. Oggi il Mino vuole però mostrarci anche il suo pezzo preferito e quando l’arbitro ci assegna una punizione poco fuori area insacca imparabilmente sotto la traversa. Degno del Camp Nou.
Il secondo tempo inizia con gli avversari decisi a riscattarsi e protesi con coraggio all’attacco: noi, sembriamo un po’ appagati da quanto ottenuto e questo mi fa paura. Un paio di palloni attraversano invitanti la nostra area senza che fortunatamente nessun piede salese si trovi pronto alla deviazione. Ovviamente si aprono grandi varchi nella difesa di coloro che con tenacia cercano di risalire la china e il Gigio dimostra come voler dare lezione di dribbling con due compagni liberi al centro dell’area e il portiere avversario a terra non sia il modo migliore per andare sul 4 a 1.
Ci andiamo però su corner con una deviazione volante del Filo che rompe così, lo dice lui e io gli credo, un digiuno quadriennale.
Il Mino non dimentica di stampare sul palo anche oggi l’ennesima punizione prima che l’arbitro assegni l’ultimo bonario rigore della giornata. Il giocatore avversario si lancia in velocità, con azione più propria del rugby che del calcio contro la nostra difesa schierata. Non essendo poi un pezzo di Marcantonio li contro si infrange come le onde sulla scogliera e si accascia. Un arbitro cattivo, ma cattivo cattivo, avrebbe forse potuto dare un a punizione di seconda per ostruzione. Invece è rigore e la solita impeccabile trasformazione del 4 avversario porta il risultato sul 4 a 2.
C’è ancora spazio perché il Mino impegni il portiere avversario con un violento tiro e il Pibe , solo davanti alla porta vuota alzi sopra la traversa. Troppo facile, non sono i suoi gol.
Ci vediamo domenica prossima a Fraore incrociando fin da ora le dita.