ASTRA – TEAM CROCIATI 1 – 1
Facile pronostico quello che mi è uscito dalla bocca poco prima dell’inizio della partita. Facile pronostico per chi da anni accompagna dai bordi del campo questa squadra e ne conosce ed apprezza i pregi calcistici ed umani, ma ne conosce anche i difetti che qualche volta per affetto fa fatica a stigmatizzare. Facile quindi prima della partita dire: partita difficile quella di oggi.
Ho visto gli avversari giocare in altra occasione e so che per noi sarà difficile non per le doti calcistiche sopraffine, non per i dribling sublimi dei nostri avversari, non per le tattiche attente del loro allenatore, ma per il gusto della provocazione, del parlare sempre e comunque a proposito e a sproposito per ottenere con le parole ciò che le capacità pedatorie non consentono.
Cosa ci manca per salire su in cima alla classifica , per ottenere quel risultato che ci permetterebbe la prossima domenica di contendere alla corrazzata Madregolo il primato: ci manca la maturità, la consapevolezza che occorre mantenere la lucidità e la concentrazione sulla partita senza prestare orecchio alle sirene avversarie, altrimenti il nostro gioco si insterilisce alla ricerca di piccole rivalse personali che nulla di positivo portano alla nostra causa.
Così fin dal primo tocco di palla la partita si trasforma in un mercato del pesce in cui gli amici Crociati si rivelano più bravi a vendere la loro merce . Pare siano loro a dirigere la partita chiamando ad ogni istante il fallo, il fuorigioco. Ora non nego che in molte occasioni avessero anche ragione, però immaginate di quale equilibrio debba essere dotata una squadra per accettare che sia il team avversario e non il pur bravo arbitro a dirigere l’incontro.
Facciamo confusione, dimentichiamo quanto provato e riprovato in allenamento, riusciamo a rendere pericolosi persino un paio di tranquilli giro palla difensivi talora per la sufficienza, talora per l’affanno che governano le nostre giocate.
Con tutto questo il controllo del gioco è nostro ed il primo tempo si chiude con una macro occasione del capitano che su di un calcio piazzato sfiora di testa anticipando il portiere e depositando a lato di pochi centimetri.
Il secondo tempo ci vede partire ancora in avanti, ma una serie interminabile di fuorigioco ci impedisce non solo di concretizzare, ma anche di andare al tiro con un minimo di efficacia. E’ così che al ventesimo sono i nostri avversari a passare su un doppio errore della nostra difesa che pure ad oggi risulta essere la migliore del girone: tardiamo a chiudere sul lato sinistro dell’attacco avversario consentendo un comodo colpo di testa all’ala destra dei Crociati lasciata colpevolmente sola.
Ana , che presentatosi solo in area si fa ribattere dal portiere il tiro e il Persico sostituiscono, alla ricerca di soluzioni nuove, il Gigio e il Pibe e più tardi il Gaglio sostituirà il Mambro, ma il cronometro sembra ormai condannarci. Solo un miracolo può consentirci di portare a casa almeno un punto dei tre che avremmo voluto . Il miracolo lo fa il Mino quando ormai l’arbitro sta decretando il recupero. Una stangata violentissima in cui c’è tutta la rabbia e la frustrazione per una partita nata male, ma anche la classe e la potenza di chi esegue il tiro colpisce la parte inferiore della traversa rimbalzando oltre la riga per poi tornare in campo. Il direttore di gara ottimamente piazzato decreta il gol. La gioia è grande, troppo grande e spinge qualcuno di noi a prendersi qualche rivalsa oratoria nei confronti di chi non ha certo fatto sfoggio di bon ton nel corso dell’incontro .
Questo ed un successivo fallo decisamente robusto, ma non cattivo del Leo sul 7 avversario scatenano la furia inconsulta del numero cinque avversario che pare prendere di mira in particolare il nostro Spott evidentemente identificato come il dileggiatore di cui sopra. Torna la calma , si fa per dire, e questo permette al John di stabilire con sette secondi esatte il record per la minor permanenza in campo. Il direttore di gara fischia infatti la ripresa del gioco e immediatamente ed opportunamente dopo la fine delle ostilità ( raramente termine mi è parso più appropriato ).Fortunatamente tutto si placa sotto le docce.
Dimentico rapidamente questo incontro e guardo con fiducia all’incontro di Domenica prossima a Madregolo dove, da quanto si sente dire, si dovrebbe veder giocare a pallone.