Il sapore della vittoria
E via diciamolo vincere non è poi una cosa così terribile come viene dipinta da taluno con ipocrisia.
La vittoria è ciò per cui chiunque abbia praticato, pratichi e praticherà in futuro lo sport è disposto a sudare, a faticare, a soffrire. La vittoria ha il gusto dolce del sorriso e dell’abbraccio dei compagni, l’odore forte del sudore che impregna le magliette, ha gli occhi che brillano dei genitori che guardano i loro gioielli, è il racconto di quegli attimi ripetuto fino alla noia durante la cena serale e fino a pochi attimi prima di addormentarsi.
Questo gusto fino ad oggi inusuale l’hanno provato oggi i nostri 2003 che hanno conquistato sul campo della blasonata Inter Club il loro primo successo.
La squadra che già aveva destato una buona impressione in occasione della gara interna col Borgotaro pur soccombendo per 2 a 0 parte di gran carriera occupando la metà campo avversaria. A onor del vero occorre dire che questa attitudine è favorita dal fatto che i nostri avversari si presentano in campo con una squadra costituita per la metà da 2004, ma ciò nulla toglie all’arrembante azione dei nostri.
Purtroppo a questo impegno, alle pregevoli giocate di alcuni singoli, alla disponibilità mostrata dalla squadra al gioco corale non corrisponde una uguale precisione nelle conclusioni.
Il gol di Gabri, che comunque esalta pubblico amico e giocatori, è l’unico frutto di tanta supremazia.
Il copione degli altri due tempi è del tutto simile.
Nel finale del secondo tempo riusciamo a fallire tre occasioni consecutive davanti alla porta con Giacomo, Pietro e Silvio e rischiamo di subire sciaguratamente il pareggio sull’unica distrazione della nostra difesa che lascia inspiegabilmente libero davanti alla porta un attaccante avversario il quale, degno emulo dei nostri sceglie di scagliare la palla abbondantemente a lato della nostra porta.
Simile l’andamento del terzo tempo che non cambia il risultato, ma lascia nelle menti dei giovani atleti lo scrosciante applauso che genitori, nonni ed amici tributano loro all’uscita dal campo.
Nello spogliatoio brindisi alla Coca Cola per tutti.
Da sottolineare ancora una volta la tranquillità che garantisce ai compagni della difesa Tommy, la prova di Nicolò motorino instancabile e di qualità, la decisione e la disponibilità a mantenere la propria posizione dei due difensori William e Mouhamed ed in generale la applicazione costante e corale di tutta la rosa.
A Michele e Alessandro il compito di continuare sulla strada intrapresa lavorando in particolare perché gli attaccanti trovino sotto porta la tranquillità e la lucidità per mettere a frutto la grande mole di gioco sviluppata.
Bravi ragazzi.