III CATEGORIA: Felegara 07 – ASTRA

Felegara 07 – ASTRA  1-0

Imbarazzante. Per la testa mi sono passati mille aggettivi, e alla fine ho scelto questo per definire la nostra partita perché mi è sembrato il più garbato, il meno crudo, il più adatto a non offendere la suscettibilità dei protagonisti. Una cosa positiva c’è, almeno per il cronista, che non devo fare fatica ad annotare le nostre azioni e i nostri tiri in porta: non ce ne sono.

Da una squadra che, sia pur assistita dalla dea bendata, aveva dato prova almeno di orgoglio e volontà la scorsa domenica ci si aspettava ben altra prova, ma evidentemente ci manca qualcosa che è più tipico dei tori che dei buoi quali abbiamo dimostrato di essere oggi sia per la velocità nello sviluppo delle azioni paragonabile a quella di una coppia di questi animali al traino di un aratro, sia per la mansuetudine con cui abbiamo concesso ai nostri avversari di prendere a schiaffi la nostra prosopopea almeno per tutto il primo tempo, sia per la noncuranza con cui tre contro uno ci siamo fatti sfuggire nel secondo tempo l’avversario che ha poi depositato in rete con un pallonetto superando il Lollo in disperata uscita.

Mancavano il Bego dalla mascella di vetro, il capitano che quest’anno sembra fare la raccolta di tutti i malanni come un tempo si faceva la raccolta delle figurine, il Macchia dalle ginocchia di Murano , il Francio che è stato travolto dall’influenza come da un tornado, ma caspita ( e dico caspita perché magari questo articolo capiterà anche davanti a occhi innocenti ) siamo una squadra e chi entra deve fare più e meglio di quelli che mancano.

Se alla fine del primo tempo fossimo stati sotto tre a zero nessuno avrebbe potuto dire nulla e solo una grande parata del Lollo ed un paio di salvataggi sulla linea tengono a galla la nostra barchetta.

Palloni sparati fuori come neanche alla scuola calcio, chiusure sbagliate, passaggi irrimediabilmente sui piedi degli avversari, sistematici arrivi in ritardo sul pallone sono la fotografia di una sconfitta annunciata.

Il secondo tempo ci vede sempre inconcludenti, ma un po’ più vivi, ma forse perché nel calcio qualche volta c’è giustizia gli avversari arrivano al gol nel momento più inatteso.

In ogni naufragio c’è chi si salva aggrappandosi disperatamente a una tavola e così mi permetto di elencare i miei superstiti ivi comprendendo nella disanima anche allenatori e dirigenti: il Lollo che il suo lavoro lo fa sempre, Lay per la volontà mostrata, il Gaglio che gioca pochi minuti, ma recupera più palloni di tutti gli altri centrocampisti nell’arco della partita, il Mambro che prova almeno a giocare a pallone e il John che non è entrato in campo , ma sarebbe potuto entrare in campo tranquillamente al posto di uno qualunque degli altri e la causa ne avrebbe tratto giovamento.

Domenica prossima c’è la Coop una occasione per riprendersi, ma solo se lasceremo a casa le teste di oggi.

IIIcategoria