III Categoria – Torneo Balisciano

PER FORTUNA

Per fortuna si ricomincia a giocare.

Per fortuna perché il pallone che rotola sul campo e si alza verso il cielo sopra le nostre teste allontana quel calcio parlato, talora urlato, ma ciò che è peggio, spesso sussurrato in piccoli crocchi da giovani aspiranti campioni e soprattutto dai loro familiari che primi fra tutti hanno spesso dimenticato come il calcio debba essere soprattutto un giuoco ed un divertimento.

Per fortuna nostra e dei nostri ragazzi che dopo mesi sedentari davanti a un giornale o a Facebook riprendiamo a sentire il profumo dell’erba, del sudore, della fatica; riprendiamo quella attività fisica che sola può dare sollievo alle nostre ore di studio e di lavoro.

Per fortuna per coloro che credono allo stare insieme, al concetto di squadra, al senso di appartenenza ad una società e a una squadra al di la dei risultati e della maggiore o minore capacità dei propri compagni, per coloro che sanno dare una pacca sulla spalla al compagno che ha commesso un errore e sanno chiedere scusa senza drammi e con umiltà.

Per fortuna per le nostre compagne e madri che libere da noi e dai propri figli potranno riconquistare i loro sabati e le loro domeniche di regine della casa o dello shopping continuando ad ignorare il significato di fuorigioco o di corner. Mi direte che molte madri sono accanto alla rete durante le partite, ma quasi sempre , come è giusto, in loro l’amore per i figli prevale sull’amore per il gioco in se stesso e le porta ad essere ultras più che appassionate.

Per fortuna perché l’avventura della nostra squadra di III Categoria nel torneo Balisciano è cominciata nel migliore dei modi. Dopo la sofferta retrocessione dello scorso anno un minimo di paura e di apprensione c’era pur nella consapevolezza che i giovani e gli amici che si sono uniti a noi hanno aumentato non di poco il tasso qualitativo e quantitativo della squadra.

Liquidiamo dunque nella prima partita la Casalese Boys per 2 – 0 con una doppietta del Bego  che se riuscisse a sfruttare tutte le occasioni che gli si presentano avrebbe già vinto la classifica marcatori prima di cominciare il campionato. Perdiamo Ana espulso per quella regola che vieta considerazioni religiosamente poco riguardose, ma che gli arbitri applicano a piacere sentendo quando e chi vogliono sentire e turandosi le orecchie in altri casi. Diciamoci la verità, la regola è giusta, ma la corretta applicazione è impossibile e allora teniamoci quello che passa il convento.

Domenica a Casalmaggiore andiamo in campo con una formazione che presenta molti cambiamenti, ma la musica sembra non cambiare. All’8° il Macchia va via sulla fascia con l’irruenza di un rinoceronte in piena carica, attira su di se tutta la difesa avversaria e mette al centro un pallone così invitante che nemmeno il Simo lo può sbagliare.

Quattro minuti dopo il Mastro viene steso in area , rigore ineccepibile anche se un po’ ingenuo. Il Mastro stesso trasforma e la qualificazione appare già tranquilla al 12° del primo tempo. Le prendiamo per un po’, a fine partite le vittime saranno il Mastro ed il Machia entrambi con ginocchia a melone, e siamo anche belli, anche troppo perché al primo minuto di recupero del primo tempo decidiamo di complicarci la vita e invece di rinviare con decisione nel tentativo di ricamare un altro passaggio perdiamo palla e lanciamo in gol il numero 4 avversario.

Per essere del tutto generosi concediamo al 4° del secondo tempo il gol del pareggio su un calcio da fermo perché , forse mal interpretando questa definizione, siamo noi a rimanere fermi alla ricerca di un impossibile fuorigioco.

Il resto è attesa del fischio finale con qualche pericolo per parte , qualche fuorigioco fischiato a sproposito, un briciolo di gloria per tutta la panchina.

Adesso appuntamento a Dicembre con la prossima vittima sacrificale.

Auguri a tutti quelli che a fine di questa settimana iniziano il loro impegno nei campionati: a quelli che sul campo onoreranno questa maglia, la nostra maglia; auguri a quelli che hanno deciso di lasciarla per motivi che a noi limitati dirigenti non è dato e non sarà mai dato di capire; auguri a colore che pur vestendo altri colori portano la maglia blucerchiata nel cuore.

Forza ragazzi: ricomincia la danza.

 

 

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