15 Aprile 2010
U.S. ASTRA – Gossolengo 6-0 (3-0)
18 Aprile 2010
U.S. ASTRA – Il Cervo 2-1 (0-1)
Confortante successo-bis degli Allievi che affrontano con la dovuta concentrazione un doppio turno solo apparentemente facile. L’ennesimo weekend "allungato" dall’ennesimo recupero ci metteva di fronte alla meta’ bassa della classifica, test ideale per tastare il polso alla solidita’ mentale dei blucerchiati. Prova superata dunque, che porta a cinque la striscia di vittorie consecutive, proiettandoci stabilmente nella zona VIP del torneo.
Anticipiamo subito che il match con il Gossolengo e’ privo di documentazione visuale, eccezion fatta per uno misero scatto, realizzato con un telefonino e fortissimamente voluto in apertura della rassegna fotografica come testimonianza dei tempi difficili che stiamo attraversando con l’organico..
Non e’ una novita’ purtroppo: l’appuntamento pomeridiano feriale mette a dura prova l’efficacia del reclutamento forzato di collaboratori ed a questa regola non sfugge nemmeno il nostro "maestro" della settima arte. Spazio dunque alle belle immagini prese in occasione dell’incontro con il Cervo. Sono sicuro che comprenderete.
E gia’ che siamo in vena di indulgenza, aggiungo candidamente che di una partita giocata due settimane fa ricordo oramai si e no il risultato, per cui la cronaca sara’ un vero capolavoro di sintesi! Un vero peccato pero’, dal momento che sei gol non sono merce di tutti i giorni. A questo proposito invito i lettori volenterosi a volere collaborare alla revisione di questo articolo segnalandomi tramite il meccanismo dei "commenti" (fondo pagina) eventuali e graditi contributi. Non sarebbe male potere ricostruire a beneficio dei posteri la sequenza delle reti con una breve descrizione dell’azione. A voi la ..penna!
Di un fatto pero’ sono ancora certo e cioe’ che in quell’assolato giovedi’ di meta’ aprile abbiamo assistito alla prima tripletta stagionale di un giocatore dell’Astra. Marco Carrara entra con prepotenza ed a buon diritto nella classifica dei cannonieri blucerchiati, forte di un "hat-trick" come lo chiamano gli inglesi, che se anche non gli vale il pallone di fine partita come accade negli stadi britannici gli consegna perlomeno la soddisfazione di un primato personale unico nella nostra squadra. L’impresa assume maggior significato in virtu’ della poca esperienza di gioco accumulata da Marco quest’anno, "chiuso" in un ruolo insolitamente affollato per i nostri standard (il nostro reparto offensivo contava ben 6 attaccanti ad inizio stagione! ci credereste?) .
Questo handicap non gli ha impedito pero’ di farsi trovare pronto alla chiamata, rispondendo come meglio non si poteva! Al "Carra" vanno i nostri personali complimenti insieme all’omaggio fotografico qui a lato: tre gol non si fanno per fortuna (l’ultimo poi e’ un capolavoro di freddezza a conclusione di una cavalcata da meta’ campo) e gli/ci auguriamo che possano presto essere bissati da ulteriori segnature. Continua cosi’ Marco!.
Esauriamo la nostra vena statistica annotando i marcatori delle altre reti della giornata: il quattordicesimo gol stagionale di Nicolo’ Bortone, sempre piu’ solo in vetta alla rassegna dei marcatori biancorossoblu, il decimo di Stiven Lohja, oramai ad un passo dall’infortunato e sfortunato Alex Ungureanu ed infine il quarto sigillo di capitan Biasin. Mi scuso con i ragazzi per la scarsa memoria e mi auguro di potere inserire i dettagli delle loro prodezze in una prossima revisione dell’articolo.
Esaurita (almeno per ora) la pratica Gossolengo, teletrasportiamoci rapidamente sul match domenicale, quello disputato contro il Cervo di Collecchio, teatro di una drammatica rappresentazione venata da forti tinte di rivalsa (va beh, ho esagerato un pochetto!) .
Chi segue le sorti della nostra squadra (o almeno i guazzabugli che scribacchio, vedi Cronaca di CERVO-ASTRA) ricordera’ senz’altro l’esito della partita di andata, uno zero a uno bruciante ed impietoso, frutto di una partita giocata costantemente all’arrembaggio ma priva di mordente e decisa da un episodio fortunoso quanto letale.
Quella sconfitta ha simboleggiato, nel nostro piccolo universo calcistico, una sorta di personalissima "Corea" presentando un conto parecchio salato alle ambizioni che in quel periodo coltivavamo piu’ o meno esplicitamente. Con un simile antefatto non c’era da stupirsi se l’approccio al retour-match e’ stato vissuto come una sorta di disfida, una tenzone d’onore da affrontare carichi della giusta concentrazione e voglia di rivalsa.
Chi pero’ si aspettava, come me, una partita a senso unico, una sorta di revisione a lieto fine dell’assalto a Fort Apache del match di andata, e’ rimasto deluso. Il Cervo infatti, pur imbottito di ragazzi dell’annata precedente, dava vita ad una partita di ordine e qualita’, confermando la propria fama di squadra difficile da domare e giustificando i sorprendenti risultati ottenuti sul campo di blasonate avversarie (su tutte la vittoria in casa del Fidenza, o sull’Astra!). Siamo convinti che con un organico completo di ’94 la squadra di Collecchio avrebbe disputato un torneo di ben altro spessore.
La partita si svolge sotto un controllo prevalentemente blucerchiato ma senza i caratteri di un predominio. Il gioco fatica a decollare e le azioni si infrangono piu’ spesso contro un passaggio sbagliato che un avversario. Tuttavia le occasioni per passare non ci mancano, specie nei primi minuti di gara, quando riusciamo a fallire un paio di ottime opportunita’. L’impressione e’ che ci si muova troppo contratti, in bilico tra la necessita’ del risultato e l’obbligo di non ripetere la Waterloo. Ma i fantasmi Napoleonici si materializzano all’improvvisio proprio quando il primo tempo sta per andare in archivio: PierFrancesco para con sicurezza un forte tiro rasoterra ma, colpito sulla nuca da un avversario, non riesce a trattenere il pallone, depositandolo sui piedi di un rivale: zero a uno, con Wellington che festeggia nella panchina del Cervo.
La ripresa ci vede decisamente piu’ tonici ed aggressivi, i ragazzi sembrano non avere accusato il colpo o comunque di averlo smaltito negli spogliatoi e mettono sotto pressione la difesa avversaria. Perdiamo pero’ in coesione tra i reparti e, aiutati da una tattica volutamente attendista del Cervo, ci affidiamo a folate d’offesa che ci espongono al contropiede. Su uno di questi rischiamo il tracollo, quando il numero 10 avversario si invola sulla fascia destra e fa la barba al palo lontano mentre una mano gelata risale la nostra colonna vertebrale.
Sara’ l’ultimo sussulto alle coronarie perche’ da quel momento le redini passano definitivamente in mano all’Astra che giunge al pareggio verso la meta’ del secondo tempo grazie al primo gol in carriera di Luca Villa, nostro portiere sin dai primi vagiti calcisitici e approdato in mezzo al campo solo quest’anno! Luca raccoglie in area una punizione calciata da Biasin e insacca lestamente sull’angolo lontano alla destra del portiere.
A questo punto ci crediamo tutti quanti: la "remuntada" e’ in nostro potere, molto piu’ saldamente di quanto lo sara’ nelle mani del Barca tra qualche giorno . La china dell’incontro e’ discendente e induce all’ottimismo, soprattutto perche’ i ragazzi continuano a macinare chilometri e produrre azioni. Il gioco non e’ granche’, va detto, ma a quel punto persino il mister sembra preso da ben altre preoccupazioni! Il tempo intanto passa inesorabile e si appropinqua il momento della verita’: riusciremo a sfatare la tradizione negativa con il Cervo (negli ultimi due anni mai sconfitti in campionato) o assisteremo all’ennesima battuta d’arresto? La risposta e’ contenuta nelle prossime due foto!
Su calcio d’angolo battuto magistralmente da Nicolo’ Bortone il pallone arriva teso sullo specchio della porta salutato dall’innalzamento di una muraglia blucerchiata: sulla traiettoria saltano in quattro dei nostri e sembra impossibile non segnare. E infatti segnamo, con Mattia Dasso che incoccia il pallone piu’ in alto di tutti, fissando il risultato sul 2-1. Napoleone e il mister Pescatori si stringono la mano in panchina!
A quel punto mancavano un pugno di secondi al termine, che scorrono veloci senza lasciare traccia visibile, almeno nella mia memoria (…). Rapido bilancio della giornata: conquistiamo meritatamente tre punti contro una squadra che si conferma veramente difficile da affrontare e battere, superiamo un tabu’ da "bestia nera", facciamo giustizia della sconfitta dell’andata e soprattutto ci installiamo al quarto posto in classifica, riguadagnando una posizione che avevamo perso da parecchi mesi. Ci sono tutti gli elementi per avvicinarsi al tavolo del terzo tempo con grassa soddisfazione. Bravi ragazzi.
Prima di congedarmi rimandandovi al consueto prossimo appuntamento editoriale (sulla cui puntualita’ non garantisco!) voglio sfruttare il vantaggio offertomi dallo scrivere con una paio di settimane di ritardo anticipandovi un infausto frammento di futuro. La nostra infermeria accogliera’ infatti presto tre nuovi degenti: Mattia Dasso e Jacopo Pedrazzi riporteranno infatti seri infortuni nella partita che si disputera’ il 29 aprile e in questa particolarissima competizione ospedaliera saranno preceduti di qualche giorno da Nicolo’ Bortone. La Jella giunge al suo picco stagionale. Vogliamo cogliere questo breve spazio per augurare innanzitutto ai ragazzi i nostri auguri di pronta guarigione .
Si allarga cosi’ oltremisura la schiera degli infortunati, un record ne siamo sicuri, per una squadra ridotta orami ai minimi termini numerici. La nostra speranza per un decoroso prosieguo del campionato e torneo di fine stagione e’ ora riposta nella dirigenza…mano ai telefonini signori!
Intanto una figura bassina col cappello a mezzaluna e una mano infilata sul petto sotto un antico pastrano militare ci saluta riconoscente. Ricambiamo orgogliosi il saluto : "Au revoir, monsieur le General"!
FIN