Abbiamo ricominciato
Abbiamo ricominciato da dove ci eravamo lasciati. Abbiamo ricominciato da una sconfitta ed è una sconfitta pesante nell’ottica del nostro obbiettivo che, come da sempre dichiarato, è la salvezza.
Sul risultato non c’è molto da discutere: quando si regala agli avversari un intero tempo di gioco è difficile lamentarsi se si perde eppure le occasioni per recriminare ci sono.
Il Felino parte a testa bassa, veloce e determinato. Soffriamo, sbandiamo, ma se l’arbitro non inventasse letteralmente un rigore che non sarebbe stato fischiato nemmeno in una partita di calcetto forse ce la faremmo a superare il difficile momento.
Il Leo, che onestamente ha sofferto più del dovuto il N° 7 avversario, sgomita con quest’ultimo all’interno dell’area sulla linea di fondo. Il Felinese si affloscia senza motivo ( si afflosceranno a turno per tutti i 90 minuti segno evidente che i salami del posto non sono più apportatori di energia come un tempo ) e mentre ci apprestiamo a battere il rinvio dal fondo l’arbitro trilla allegramente il rigore. Tiro su cui l’esordiente Bocchia non può nulla e 1 – 0.
Il Felino , indipendentemente dalle idee confuse della giacchetta nera che continua a fischiare quando due giocatori si avvicinano a meno di un metro e si lascia aiutare troppo palesemente dai Felinesi che volonterosamente gli chiamano i falli ad ogni piè sospinto, dimostra di meritare il vantaggio continuando a spingere.
Passa tuttavia nuovamente proprio mentre stiamo attaccando noi: lungo rilancio della difesa avversaria , vana ricerca delle farfalle da parte di due nostri difensori e attaccante solo davanti al portiere , che in precedenza aveva avuto modo di mettersi in evidenza con una bella deviazione su una staffilata rasoterra , e palla piazzata imparabilmente in rete.
Ci svegliamo un poco e una invenzione del Mino, indubbiamente il più vivo, se non l’unico vivo, della nostra squadra nel primo tempo pesca il Bego davanti alla porta avversaria. Colpo di testa e palla che sorvola di poco la traversa.
Il secondo tempo ci vede un po’ più presenti ed è il Bego con un perfetto colpo di testa su un lungo traversone ad accorciare le distanze dopo che i Felinesi sono rimasti in 10 per l’espulsione per seconda ammonizione del loro N° 6.
Spingiamo: l’ingresso del Pibe ed Auri , più a proprio agio nelle vesti di attaccanti rispetto a qualche compagno da maggior profondità alla nostra manovra.
Finalmente riusciamo a tirare in porta e a presentarci qualche volta nell’area avversaria.
Ed è così che quasi allo scoccare del 90° arriva la grande occasione.
L’arbitro ci concede un rigore generoso almeno quanto quello concesso agli avversari nel primo tempo.
Va sul dischetto Simo: mi giro dall’altra parte e faccio bene così non vedo il portiere avversario abbrancare in presa il pallone troppo lento scagliato sulla destra.
Non soffrire Simo: speriamo che questo rigore non sia decisivo ai fini del campionato: il tuo sentire la partita va comunque apprezzato , ma al 90° sul dischetto è più giusto ci vada chi ha il cuore più freddo e la testa sgombra.
Comunque la partita finisce così.
Tra collassi, svenimenti, crisi ipoglicemiche, casi di morte presunta, riacutizzarsi di calli degli avversari nel secondo tempo si saranno giocati si e no venti minuti. Niente da dire anche qui: erano in vantaggio e se sul campo c’è chi permette certe cose approfittarne fa parte del mestiere.
Qualcosa da dire sul fatto che a fine partita ci troviamo noi con sette ammoniti ( divertente la notazione che i più sono stati ammoniti per aver protestato perché gli avversari protestavano, ma in un paese dove se dai un cartone a un ladro che trovi in casa tua vai in galera tu anche questo è abbastanza normale ) e un espulso di cui taccio il nome per correttezza, ma cui dico che sottoscrivo ogni suo commento.