ASTRA – ARSENAL 2 – 0
Mi accingo a scrivere le mie abituali due righe, ma poi mi fermo. Voglio vedere come andrà a finire. Non ho ancora certezze su quale sarà la classifica finale del girone. Allora mi attacco ai vari siti ed ecco la conferma di quanto avevo sentito vociferare passando accanto agli spogliatoi. L’Astra passa alle semifinali del Balisciano per differenza reti, diciamolo francamente per un gol realizzato al 92° da un proprio difensore dopo un secondo tempo non certo brillante.
Forse devo rimangiarmi quanto scritto la scorsa settimana, forse il Balisciano fa per noi. Mi guardo attorno e scopro che siamo in buona compagnia: tutte le squadre passate al turno successivo ci hanno tenuto compagnia nel girone B. La cosa non mi stupisce, ma non mi fa neanche particolarmente piacere perché sappiamo il valore di queste squadre.
La partita si apre al secondo minuto con una punizione che il Mino stampa sul palo: buon segno o presagio funesto lo sapremo solo alla fine dell’incontro. Il primo tempo si sviluppa con l’Astra in assoluto controllo del gioco. Le azioni scorrono fluide e ben supportate dagli esterni di difesa. In particolare sulla fascia destra il Leo, libero da grossi impegni di marcatura, trova i tempi giusti per dare una mano all’azione di attacco. Le occasioni si moltiplicano, ma l’Astra dimostra una certa difficoltà a finalizzare anche se i fraseggi sono di qualità e il gioco scorre rapido. Un miracolo del portiere avversario, un gol annullato per fuorigioco impediscono al risultato di schiodarsi dallo 0 a 0. Il gol sembra tuttavia maturo ed è Andrea che porta in vantaggio l’Astra controllando un pallone al limite dell’area e girandosi prontamente. Sul pallone, su cui pure tenta una deviazione in extremis un difensore avversario, non può nulla l’estremo difensore dell’Arsenal. Palla nel sette e 1 a 0 per l’Astra.
Il secondo tempo inizia con l’Astra che tiene un ritmo più compassato e la squadra in maglia gialla che tenta di reagire approfittando della velocità di alcuni suoi elementi.
Poco prima di uscire, sostituito dal Caccio, il Mino si vede respingere dal portiere dell’Arsenal una punizione indirizzata a fil di palo. Gli avversari rimangono in dieci poiché uno dei loro giocatori viene espulso per doppia ammonizione. La strada per l’Astra parrebbe spianata ed invece iniziano lunghi minuti di sofferenza con i blucerchiati che stentano a portare il gioco nella metacampo avversaria. Sofferenza relativa perché i gunners, i fucilieri, devono aver regolato male l’alzo dei loro fucili e i palloni su corner e su punizione spiovono nella nostra area creando qualche apprensione, ma nessun reale pericolo, pur se bisogna ammettere che il pallino del gioco rimane prevalentemente in mano ai nostri avversari che comunque, nell’apprezzabile sforzo di attaccare, lasciano libere ampie praterie.
E’ l’ultimo minuto di gioco quando, con l’Arsenal tutto in avanti, il Lucio lanciato in contropiede si fa al galoppo l’intera metacampo avversaria, salta l’ultimo difensore che gli si para davanti, stende il portiere e insacca il gol del 2 a 0.
Al momento non sappiamo che quel gol ha un valore immenso. Lo sapremo solo un poco più tardi e non posso non pensare che in qualche modo ci ripaga di qualche gol subito all’ultimo istante nello scorso campionato che contribui, assieme a cose già troppe volte discusse, ad allontanare il nostro sogno di promozione.
Nella mia mente si fa più sfocato qualche dubbio che la partita scorsa aveva fatto nascere e prende corpo l’immagine di una semifinale che due anni di sacrifici certamente meritano.
Lo scorso articolo lo conclusi dicendo che la fortuna aiuta gli audaci, i coraggiosi: ve lo ripeto ragazzi. Siate audaci, coraggiosi, battetevi fino alla fine e anche la fortuna non potrà voltarvi le spalle.