II CATEGORIA SOLIGNANO – ASTRA 2-1

Sono imbufalito

Imbufalito credo si possa dire su un sito cui dovrebbero accedere anche i bambini. Sono imbufalito e mi domando chi me lo fa fare di andare in giro per i campi la domenica accompagnando la squadra del cuore. Sarebbe meglio al mio posto ci fosse un bravo analista ad occuparsi certamente di alcuni giocatori, ma soprattutto di alcuni ometti un tempo vestiti di nero ed oggi multicolori che manifestano evidenti problemi che vanno dal complesso di inferiorità al delirio di onnipotenza senza tappe intermedie. Uno di questi ometti trotterellava oggi sull’erbetta del campo di Solignano.
Raccontiamo dunque la favola di questa partita e dico favola perché tanto so che come frutto di fantasia verrà intesa da una parte dei miei lettori, ma che importa tanto un’altra delle favole cui credo è che nella vita occorre essere onesti e sinceri e dire la verità al di la del fatto che questa possa o meno piacere a qualcuno.
Partiamo male: la squadra soffre oggi di molte assenze e la formazione che ne viene fuori ne è una conseguenza anche se qualche scelta diversa si poteva forse fare in funzione vuoi di valori sia tecnici che comportamentali.
Diamo troppo spazio a centrocampo al numero 11 avversario che prende palla sempre liberamente e può far correre i propri attaccanti che almeno nel primo tempo brillano per rapidità.
Discesa sulla destra della nostra difesa: il Trap scivola, il centrale chiude con un attimo di ritardo e parte un tiro a pelo d’erba non irresistibile su cui però Marco, coperto , non riesce a fare nulla.
Passano due minuti e il Bego a centrocampo controlla una palla sulla linea del fallo laterale: il guardalinee di parte ASTRA non sbandiera perché la palla non è uscita, ma il canarino giallo appostato a 30 metri e con 5-6 persone davanti concede il fallo laterale. Ora io conosco quel guardalinee e so che segnerebbe il fallo laterale anche a sua madre se questo ci fosse e non posso non interrogarmi sulla necessità di mettere dei guardalinee essendo l’AIA dotata di arbitri dai poteri paranormali. Fatto sta che noi, poveri polli, rimaniamo scioccati da questa decisione e il 9 avversario, forse in fuorigioco, si presenta solo davanti a Marco che lo stende. Rigore e 2-0 per loro.
Da qui comincia un’altra partita: riprendiamo a giocare e Andrea si presenta in area dove subisce un primo fallo, resiste e viene sollevato da terra con una spinta quando è solo davanti al portiere Solignanese. E’ rigore, ma il canarino non è d’accordo ed essendo abituato a volare pensa che Andrea abbia voluto fare lo stesso.
Intanto abbiamo accumulato una serie impressionante di ammonizioni che non saremmo riusciti a mettere insieme neanche se ci fossimo messi a picchiarci tra noi.
Andy sostituisce il Pibe, che ha ben giocato, nel secondo tempo e dopo 7 minuti riesce ad andare in gol sfruttando un difettoso rinvio di testa della difesa avversaria. Gioiamo per mezzo secondo perché il solito omino annulla per non si sa che motivo dal momento che anche nessuno degli avversari protesta.
Continuiamo ad attaccare e il capitano che collabora a questo assedio viene steso e questa volta è veramente difficile sorvolare: rigore ed il Simo trasforma.
Attaccando così ci esponiamo ai contropiede avversari che però non sono mai pericolosi perché la birra Solignanese è finita da tempo.
Entrano il Mino e Mez ed è il Mino che da i brividi ai nostri avversari prima costringendo il portiere avversario ad una grande parata, poi colpendo il palo con un tiro rasoterra su cui nessuno di noi riesce ad intervenire.
Le fantasiose decisioni arbitrali continuano e soprattutto continuano i battibecchi dello stesso direttore di gara con il pubblico con l’impiego di termini men che riguardosi: per carità non è che dall’altra parte arrivassero espressioni eleganti , ma la figura dell’arbitro dovrebbe essere altra.
Lo show culmina con l’espulsione di Luca: ora chi conosce il nostro allenatore sa che non è il manifesto della calma , ma questa volta quello che ha detto è soltanto “ Arbitro, il 10 avversario ogni volta fa lo stesso fallo”. Forse avrà inteso male la parola fallo, fatto sta che era la pura e semplice verità: anticipato una decina di volte dal nostro capitano tutte le volte gli si è lasciato cadere addosso o lo ha fermato con il classico calcetto da dietro.
Ormai siamo al 90° e anche i quattro minuti di recupero non cambiano le cose.
2 -1 per loro: portiamo a casa 0 punti, una caterva di ammoniti ed una solenne arrabbiatura ( sempre perché voglio usare parole accessibili a tutti ).
Proposta: viso che queste trasferte ci costano, nel caso il risultato fosse già deciso l’arbitro non potrebbe comunicarlo per esempio il sabato alle Società ed eventualmente definirlo con loro in termini numerici e stabilire anche una lista di ammoniti ed espulsi e poi la domenica se ne sta in poltrona a guardarsi le partite così evita un sacco di improperi e non fa venire il fegato amaro a nessuno.
Se poi i ragazzi hanno ugualmente voglia di giocare si fa una bella amichevole magari portandosi dietro pane, salame e lambrusco. Il caldo sole di ieri a Ghiare sarebbe stato un contorno ideale.
Se poi l’arbitro ci tiene al lambrusco, come in alcuni casi si potrebbe sospettare, non si preoccupi: un cartone, purché non si faccia vedere, glielo facciamo recapitare a casa.
AstraCronache