Oggi l’ASTRA è triste.
E’ triste non perché ha perso un collaboratore, per quanto prezioso potesse essere, ma perché ha perso un amico.
Sei entrato, Massimo, nella nostra Società per gestire la manutenzione delle nostre strutture calcistiche e hai finito per gestire i nostri cuori.
La tua disponibilità, le tue indubbie capacità, il tuo sorriso a volte un po’ ironico, la tua capacità di stare in compagnia in mezzo a noi ci hanno conquistato.
Non possiamo credere che non ti incontreremo più intento a tagliare l’erba dei nostri campi da calcio o a riparare qualche danno causato dall’irruenza dei nostri giovani atleti.
Verremo a salutarti domani, ma ci verremo con la faccia incredula di chi non vuole arrendersi ad una realtà crudele che ti ha portato via in poche settimane.
Non ti diremo addio, ma arrivederci sicuri di ritrovarti già domani intento alla cura dei nostri impianti. Ciao Massimo!