III CATEGORIA : JUVENTUS CLUB – ASTRA

JUVENTUS CLUB – ASTRA  0 – 0

The perfect game. La partita perfetta. Come sosteneva un grande del giornalismo sportivo di qualche anno fa i cui articoli hanno riempito le giornate di molti di noi durante i fogoni scolastici del lunedì lo 0 a 0 è il risultato perfetto poiché ogni gol è frutto di un errore degli avversari e quindi lo 0 a 0 è indice di una partita senza sbavature e senza errori.

Non per contestare l’idea di un grande, ma mica sempre è così : talora i risultati di parità a reti bianche sono frutto di incapacità e di arrendevolezza. Tuttavia per quanto riguarda la partita di ieri il nostro amico ci ha preso in pieno.

I due portieri, tranne l’ordinaria amministrazione, sono rimasti inoperosi per tutta la partita nonostante le squadre non abbiano mai rinunciato ad attaccare e a contrattaccare.

Ne è uscita una partita vivace, senza esclusione di colpi, ma senza alcuna cattiveria in cui i giocatori di entrambe le squadre hanno messo cuore, tecnica e polmoni.

La cronaca è scarna e non ci lascia altro che il ricordo di un paio di colpi di testa fuori dallo specchio della porta e di un paio di tiri al di sopra della traversa. Eppure non c’è stato un momento in cui ci siamo annoiati ammirando i pezzi di bravura dei singoli giocatori ed il gioco corale delle due formazioni che per quanto possibile hanno cercato di evitare lunghi lanci e di giocare palla a terra con triangolazioni e verticalizzazioni di ottima fattura.

La cronaca potrebbe finire qui se il direttore di gara non decidesse di ergersi a protagonista nel finale di gara.

Prima espelle l’allenatore della Juventus Club invero un pochino focoso, ma che nell’occasione poteva con ogni probabilità essere graziato.

Successivamente nega un fallo evidente sul Mino che stava tentando di entrare nell’area avversaria favorendo la ripartenza avversaria che il Faz è costretto a stroncare con un fallo. Il fallo può essere oggettivamente da espulsione, ma resta il fatto che invece di avere una punizione a favore dal limite l’Astra si ritrova a giocare in dieci.

Poco dopo diventiamo nove perché il “ direttore “ non sanziona neanche col giallo un fallo analogo a quello del Faz commesso da un difensore della Juve. Dadda protesta e viene espulso.

La partita finisce qualche istante dopo e così rimaniamo solo cornuti, ma per fortuna non mazziati (se qualcuno preferisce va bene anche il contrario ).

A fine di questo girone di andata la ovvia considerazione che l’Astra ha dato il meglio di se contro le squadre che occupano la parte sinistra della classifica, zoppicando un po’ all’inizio del campionato contro le squadre che ora sembrano più deboli.

Qualche ulteriore riga ci permettiamo di rivolgerla al comitato provinciale di Parma per porre ancora una volta una domanda che gli addetti ai lavori si sono posti fin dal momento della pubblicazione del gironi. Quale è stata la linea guida che ha portato ad una formulazione di gironi così scompensati dal punto di vista dei valori ( e ciò sia detto con il massimo rispetto per l’impegno e la fatica delle squadre del girone A )? La totale non conoscenza delle compagini che sono chiamati a gestire o la precisa volontà di danneggiarne alcune a favore di altre. Per non complicare la vita a nessuno ci accontentiamo di una X accanto alla risposta giusta.

E adesso tuffiamoci nel Balisciano sperando di toccare vittoriosi l’altra sponda.

 

Terza Categoria