III CATEGORIA ASTRA – VIRTUS

ASTRA – VIRTUS 1 – 1

 

Sento che il Milan e l’Inter soffrono il mal di San Siro, nulla di strano dunque che l’Astra soffra il mal di Chiapponi. Ma no, cosa avete capito maliziosi, Chiapponi è il nome del campo di Fraore dove gioca temporaneamente l’Astra quest’anno data l’indisponibilità del sintetico Stuard su cui ha giocato tanti campionati. L’Astra dovrebbe vincere per superare questo complesso e invece……….

 

Ma andiamo con ordine.

E’ iniziata da poco la partita quando il Mambro, trovatosi solo davanti alla porta appoggia di testa morbidamente fra le braccia del portiere avversario.

Al 10° la Virtus manda al tiro su un rapido contropiede il proprio numero 10.

Altra occasione per la Virtus con un pallone che attraversa pericolosamente tutta l’area piccola per poi perdersi sul fondo.

L’Astra mostra una certa supremazia territoriale, ma mostra anche una certa difficoltà ad andare al tiro. Va in gol con una splendida girata a seguito di una punizione il Gigio, ma l’arbitro correttamente annulla per fuorigioco.

Poco dopo il Mino sfiora il palo con un tiro da fuori area.

Risponde la Virtus con un tiro fuori di poco sul solito pallone lungo che trova sbilanciata la nostra difesa mettendo l’attaccante avversario in condizione di battere a rete con una certa libertà.

E’ ancora la Virtus a sfiorare la traversa dell’Astra dopo aver recuperato con caparbietà un pallone sulla trequarti.

E’ il prologo del gol realizzato dal numero 9 gialloverde che infila con un potente tiro la rete alla sinistra del Giova.

Il vantaggio Virtus dura solo due minuti: il Mino riceve al limite dell’area un pallone di ritorno del Gigio e infila il portiere virtussino con uno splendido tiro a girare. Il Gigio e il Mino quando sono vicini sono sempre pericolosi, peccato che spesso siano lontani come i due poli.

Comunque due bellissimi gol.

Ce ne sarebbe poco dopo un altro quando il Bego aggancia in area un pallone servito in profondità, supera l’estremo difensore avversario e deposita in rete. Il direttore di gara annulla: fuorigioco, intervento a gamba tesa in verità non sapremmo dire. Nessuna critica d’altra parte a questo direttore che si è dimostrato uno dei più capaci e preparati che ci sia capitato di incontrare.

Ancora il Bego liberato da un servizio in profondità conclude di sinistro a rete : il portiere in uscita riesce a respingere.

In questo finale di tempo che, dopo il gol del pareggio ha visto l’Astra spingere per trovare il raddoppio, il Caccio deposita di poco sopra la traversa una punizione dalla distanza e il Gigio, liberatosi sulla linea di fondo mette al centro un invitante pallone che il Mino deposita però a lato.

L’ultima occasione, a tempo ormai scaduto, è della Virtus il cui numero 10 parte in velocità su un lancio lungo e, vanamente inseguito dal Fede, conclude fortunatamente per l’Astra a lato.

Il secondo tempo offre meno notazioni rispetto alla prima frazione di gioco.

Dopo pochi minuti il Bego mette fuori un rasoterra, mentre il Mambro alza immediatamente dopo un tiro sopra la traversa. Ugual sorte tocca ad un tiro di Scott.

La Virtus però non sta a guardare e una punizione dalla trequarti tagliata alla perfezione attraversa l’area piccola e viene depositata sul palo dall’accorrente attaccante avversario.

Entra il Trap al posto del Fede che ha disputato una eccellente partita in fase di spinta, ma sembra avere ormai finito la benzina. Il Trap deve aver visto Parma – Fiorentina ieri pomeriggio perché tenta di emulare Palladino stirandosi 5 minuti dopo essere entrato immolandosi nel tentativo di districare una difficile situazione difensiva.

Ne prende il posto il Bego, mentre il Francio va sulla destra del nostro attacco.

L’ultima emozione la fornisce il Mino che poco prima di lasciare il campo colpisce in mischia il palo di sinistra della porta gialloverde.

Anzi, no. Le ultime emozioni le forniscono l’allenatore e il numero 11 avversario che riescono a farsi espellere praticamente a fine partita per comportamenti difficilmente giustificabili e comunque non giustificati dal direttore di gara.

Che dire? L’Astra doveva vincere e non ha vinto. La Virtus non ha rubato nulla giocando una partita arcigna e con schemi elementari, ma efficaci, l’Astra autorizza qualche domanda che per oggi non faremo nella certezza che i problemi saranno affrontati e risolti in poco tempo da chi di competenza.

Ai ragazzi dico una sola cosa: il calcio come la vita è fatto di momenti esaltanti e di momenti difficili. Non mollate e siate consapevoli delle vostre capacità


 

 

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