III CATEGORIA : MERCURY – ASTRA

III CATEGORIA: MERCURY::ASTRA 1 -1

Mamma mia come è difficile andare avanti. Questo campionato sta mettendo a dura prova la resistenza fisica e nervosa di tutti noi. Non c’è una partita tranquilla, una partita in cui le cose scorrano via lisce e senza intoppi. Alla faccia di chi dice che il livello calcistico delle categorie inferiori si è abbassato. Ogni partita è una battaglia dove chi ha meno capacità tecnico tattiche sopperisce col cuore e con la preparazione fisica lo dimostra il fatto che i 5 a 0, 4 a 0 e simili che chi ha la mia veneranda età era abituato a vedere sui campi di terza categoria sono ormai rari come mosche bianche almeno in questo girone. Per fortuna che anche chi corre assieme a noi in testa ha le stesse difficoltà e quindi non cambia nulla.

Cominciamo bene ed al 4° abbiamo la prima occasione col Mambro che tira dalla destra fallendo di poco il bersaglio. Lo stesso Mambro perde intorno al 20° un pallone a centro campo che da origine alla occasione più importante ed all’unico tiro nello specchio della porta del Mercury in tutta la partita ( credo di ricordare correttamente, ma accetto eventuali smentite ). Il Lollo salva di piede sull’attaccante avversario involatosi verso la nostra area.

Due grosse occasioni poi per Ana. La prima sulla più bella azione della partita almeno per come intendo io il calcio: palla del Mino che da centrocampo libera rasoterra il Faz sulla fascia, cross di prima intenzione e colpo di testa di Ana che alza sopra la traversa. Poco dopo è ancora Ana ad alzare, spalle alla porta, un pallonetto che supera il portiere avversario, ma supera anche la traversa.

Il secondo tempo ci vede più intraprendenti, mentre gli avversari puntano su lanci lunghi a scavalcare il nostro centrocampo. E’ su uno di questi lanci che Fede, scavalcato, compie un intervento sull’avversario sanzionato dal direttore di gara. Palla al centro della nostra area che inganna il Lollo e si insacca sfiorata unicamente dal nostro portiere.

Reagiamo ed in questo ci danno una grossa mano le forze fresche di Carlo e del Gigio. E’ proprio quest’ultimo che salta secco il proprio marcatore e viene steso in area. Rigore che il Mino si incarica di trasformare. Non sbaglia: 1 a 1.

Vorremmo vincere e ci proviamo portandoci insistentemente in area avversaria. In una di queste occasioni il pallone perviene al Pibe ad un paio di metri dalla linea di porta. Il portiere avversario è a terra: controllo e tiro a botta sicura, ma incredibilmente il piede dell’estremo difensore avversario si allunga fino a divenire un 54, un 56, un 58 e la punta del maledetto scarpino devia il tiro che ormai tutti avevamo visto dentro. Poco dopo il Mino si libera e viene fermato fallosamente dal N° 8 avversario che in aggiunta gli mette le mani in faccia. Reazione del Mino, per altro preso a calcioni per tutta la partita e scarsamente tutelato da chi avrebbe dovuto farlo; ammonizione per entrambi.

Il susseguente tiro del Mino si stampa con violenza sulla traversa fornendoci la penultima emozione della partita. La penultima, perché il pallone dalla traversa schizza sui piedi del n° 8 avversario che riparte e viene fermato dallo stesso Mino , a modo di vedere dell’arbitro, in modo irregolare.

Secondo cartellino giallo ed espulsione. Cornuto e mazziato.

Considerazione: che bel campionato, tirato come una corda di violino.

Se le mie coronarie reggono vi racconto anche il resto.  

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