ASTRA FRAORE : 1 – 1
Mi perdoneranno i miei lettori, ma essendo costretto da una promessa fatta all’inizio della stagione, questo articolo comincerà con una serie di righe in bianco, che ciascuno potrà riempire a proprio piacimento secondo la propria volontà e la propria esperienza.
Perché direte voi: perché dovrei parlare dell’arbitro e non posso farlo. Mi limito solo a dire che proprio a tutela della dignità della classe arbitrale qualcuno che ne ha titolo dovrebbe occuparsi che chi rappresenta il settore sui campi abbia del calcio una minima infarinatura.
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Partita difficile, ma lo sapevamo già dall’andata che non sarebbe andato tutto liscio.
Il Fraore parte forte e ci mette in difficoltà con alcuni spunti in velocità in particolare del proprio numero 11.
Rischiamo anche di andare sotto con uno spunto di un attaccante del Fraore che si trova a tu per tu con il Lollo che rimedia con una uscita disperata.
Poi, però, al 35° passiamo in vantaggio: il Faz recupera palla a centrocampo e si invola sulla destra del nostro attacco, mette la palla al centro dove il Mino controlla e batte il bravo portiere avversario con un rasoterra di sinistro.
La ripresa si apre con il Fraore all’attacco che conclude un paio di volte sopra la nostra traversa, ma l’occasione più grande è ancora per il Mino che al 4° salta anche il portiere avversario e deposita il pallone fuori di un soffio.
Al 25° il Fraore pareggia: appoggio corto del John al Midu intercettato da un attaccante avversario che fugge sulla sinistra. Niente di irrimediabile: il Filo chiude bene al centro dell’area stoppando di petto l’innocuo cross. Gli avversari chiamano furbescamente il rigore che l’arbitro, che si trovava ancora nella metà campo opposta e anche con tutta la buona volontà del mondo non avrebbe potuto vedere , assegna. Proteste inutili e trasformazione esemplare.
Solo per completezza di informazione diciamo che anche il giocatore della squadra avversaria riconoscerà che il rigore era inesistente
Attacchiamo ancora, ma al 40° rimaniamo in 10 perché, esauriti tutti i cambi, una entrata che ad essere garbati può essere definita violenta, ci priva del Bego che finirà all’ospedale per accertamenti senza che il direttore di gara , che aveva già sorvolato su un intervento che aveva sollevato da terra il Mambro, ritenga di intervenire.
Ci proviamo ancora anche in dieci e il capitano va vicino al vantaggio con un colpo di testa indirizzato sotto la traversa che solo uno strepitoso intervento del portiere Fraorino riesce a deviare.
La partita si chiude con un ulteriore fallo al limite dell’area sul Mino lanciato a rete e ignorato dall’arbitro evidentemente soddisfatto del pareggio.
Non è successo niente però un po’ di rabbia c’è : teniamola per scaricarla fra quindici giorni sui nostri prossimi avversari.