Noi stiamo in fondo alla classifica, i nostri avversari si battono per le prime posizioni. Sarà forse per questo che gli Audacini iniziano la partita con una certa supponenza e con una concentrazione lieve come le ali di una farfalla. Li puniamo con due azioni molto simili in cui il nostro centravanti riesce ad involarsi in mezzo a dei difensori un poco distratti trafiggendo il portiere avversario prima con un secco rasoterra, poi con un morbido pallonetto. Da non credere.
Ovviamente i nostri avversari non ci stanno. Prendono ad attaccare e sono anche belli da vedere con un giro palla ordinato e verticalizzazioni improvvise, ma la nostra difesa si mantiene ordinata e concentrata aiutata anche da un paio di grossolani errori degli attaccanti avversari in fase conclusiva.
In occasione di uno dei pochi errori dei nostri difensori – un rinvio incerto e mal indirizzato – l’Audace arriva però al gol : l’attaccante avversario insacca imparabilmente da due passi. Qualche timida protesta da parte nostra per una sospetta posizione di fuorigioco che onestamente avrebbe fatto fatica a vedere anche la terna di Parma – Napoli.
Ci pensa il Gigio poco dopo a ristabilire le distanze: entra imperiosamente in area e viene steso. Si incarica lui stesso della trasformazione del rigore che non fallisce e siamo 3 a 1.
Il tempo si chiude sull’ennesimo pallone messo a lato da favorevole posizione da parte degli attaccanti avversari.
Il secondo tempo ha un andamento prevedibile con l’Audace all’attacco sempre più nervosamente nel tentativo di recuperare il risultato e l’Astra che riparte creando diverse opportunità per andare a segno. Il Gigio viene espulso per una seconda ammonizione per simulazione in occasione di un rigore reclamato e a noi parso, se possibile, più evidente di quello concessogli nel primo tempo: liberatosi in area viene agganciato dal difensore avversario, ma forse accentuando il volo trae in inganno il direttore di gara già prevenuto per altri precedenti episodi e sospinto dalle lamentele dei difensori bianco – azzurri.
La pressione dell’Audace aumenta, ma noi riusciamo a muoverci bene negli ampi spazi che la difesa avversaria, protesa a sostegno del proprio attacco, lascia a disposizione e sfioriamo almeno in un paio di occasioni la quarta segnatura.
Intanto siamo tornati in parità numerica perché un avversario in preda al nervosismo per l’inattesa battuta di arresto protesta troppo vivacemente e viene invitato a raggiungere gli spogliatoi.
L’Audace reclama in qualche occasione il rigore che alla fine viene concesso e trasformato. Siamo al 45° del secondo tempo ed il risultato va sul 3 a 2.
Pochi minuti ancora di recupero e poi la gioia per una vittoria tanto inattesa quanto meritata.