III CATEGORIA MADREGOLESE – ASTRA

MADREGOLESE – ASTRA 2 – 2

Che partita ragazzi, che partita !!!!!!!!!!!!!!!!
Una partita che ti fa capire perché vuoi bene a questi ragazzi, perché te li coccoleresti uno a uno senza stancarti mai.
Va beh, lo so probabilmente preferiscono farsi coccolare da qualcuno con attributi diversi, ma che vi posso dire danno un senso al mio rimanere immobile ad osservarli sotto l’acqua e sotto la neve, alla fatica del trasportare quelle mute da gioco zuppe d’acqua che peseranno cinque volte quello che pesavano stamattina quando le ho ritirate, al cuore che batte così forte che sembra voler uscire dal petto ogni volta che noi o gli avversari ci avviciniamo pericolosamente alla porta.
Ma a voi che importa della malattia calcistica del vostro cronista : volete sapere della partita. Allora vi dico subito quale sarebbe stato il risultato giusto : 4 a 1 per l’Astra. Sono di parte ok, ma in questo caso mica tanto.
La partita inizia in salita, ma con una di quelle salite a confronto delle quali lo Syelvio e il Pordoi fanno sorridere.
Dopo otto minuti siamo sotto 2 a 0. Alla prima azione la Madregolese passa: palla nel mucchio, respinta di testa da uno dei nostri centrali e palla al limite al numero 11 avversario che scaglia un tiro angolato verso la nostra rete. Il Lollo devia, ma non può impedire che la palla si insacchi. All’ottavo, mentre stiamo attaccando, uno svarione dell’arbitro che non vede un fuorigioco chilometrico del centravanti avversario gli permette di presentarsi solo davanti al Lollo e di batterlo in uscita.
Potremmo sentirci con le ossa rotte e invece qui finisce la partita della Madregolese e comincia la nostra.
Il Mambro colpisce il palo con uno di quei tiri a incrociare che ho già avuto modo di apprezzare in allenamento e poco dopo è costretto a uscire per quella maledetta sf….ortuna che lo perseguita dai tempi della juniores e gli fa uscire per l’ennesima volta una spalla.
Il Bego e il Persico si mangiano due gol dopo essersi brillantemente liberati sulla destra della difesa avversaria, calciando in  entrambi i casi fuori di poco.
Non sbaglia il Pibe subentrato al posto del Mambro. Ana offre palla sulla destra al Bego che di prima gira al Pibe. Sombrero sul centrale avversario e tiro al volo che si insacca imparabile alla destra del portiere avversario. 2 a 1.
L’assedio continua instancabile e corner e punizioni piovono nell’area avversaria con la stessa intensità di quello scroscio d’acqua che inzuppa tutti sul finire del primo tempo che si chiude con una magistrale punizione del Mino che aggira la barriera avversaria e si schianta sul palo con l’estremo difensore avversario attonito spettatore.
Il secondo tempo prosegue sulla falsariga degli ultimi 37 minuti del primo.
Il pareggio arriva meritatissimo su rigore: il Bego controlla in area un pallone sulla destra, si avvede che il difensore avversario sta arrivando a testa bassa, sposta il pallone e il difensore avversario gli frana addosso travolgendolo. Solo il direttore di gara ha un attimo di esitazione prima di concedere il rigore. Si in carica della trasformazione il Mino: palla a destra , portiere a sinistra ed è 2 a 2.
Pareggiare non ci basta e continuiamo ad attaccare approfittando degli spazi che si aprono nella metacampo di una Madregolese che ferita nell’orgoglio cerca di riportarsi avanti. Si incunea nella difesa avversaria il Persico che stanga a rete, palla respinta in qualche modo dal portiere che finisce rimbalzane all’accorrente Ana: tiro in avvitamento e palla di poco sopra la traversa.
Breve intermezzo Madregolese con un tiro dalla sinistra dell’attacco e respinta di piede del Lollo. Parte poi il Bego dalla nostra difesa: salta un paio di uomini in velocità e porge al Persico che crossa per la testa di Ana che manda la palla di poco al di sopra della traversa avversaria.
La partita si chiude su un’altra splendida punizione del Mino che si abbassa meravigliosamente imprendibile, ma si spegne ad un palmo dal palo destro della porta avversaria.
Da sottolineare l’estrema correttezza della partita giocata in maniera maschia, ma senza alcuna cattiveria e con rispetto reciproco. Avevo chiuso la mia cronaca della scorsa domenica con un arrivederci a Madregolo dove, dicevo, si dovrebbe tornare a veder giocare a pallone. Così è stato e ne sono felice per tutte e due le squadre anche perché devo confessare che abitando a Madregolo da ormai più di venti anni un po’ Madregolese mi sento anche io.

Ho proprio voglia che arrivi alla svelta la prossima domenica, perché quando giocate così non mi stancherei mai di guardarvi giocare.

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