III CATEGORIA – Felegara::Astra

FELEGARA 07 – ASTRA 0 – 1

 
Si ricomincia e si ricomincia con qualche apprensione: quel campo stretto e che non permette di dar respiro alla manovra ci consegna più ricordi negativi che positivi. C’è però qualcosa di diverso nell’aria che si traduce in una consapevolezza dei propri mezzi e nella coscienza che ciascuno di noi ha di lavorare per un obbiettivo comune. Così quando scendiamo in campo, esortati dalle parole del mister, sappiamo che possiamo perdere o vincere, ma sappiamo anche che ciascuno di noi in campo darà il massimo.
La prima impressione che abbiamo del Felegara è che sia squadra decisamente migliorata rispetto allo scorso anno grazie ad alcuni inserimenti di spessore, dove tutti corrono e collaborano alla manovra lasciando forse però troppo isolato il solo De Pietri in fase di attacco.
La nostra difesa appare abbastanza tranquilla ed equilibrata e riusciamo a ripartire piuttosto velocemente in attacco.
Impegniamo il portiere avversario in una parata a terra su punizione del Mino a seguito dell’atterramento del Bego al limite dell’area. Su una palla messa in mezzo dal Gigio il Persico si fa respingere a portiere battuto il tiro da un difensore. L’arbitro nega un rigore al Gigio che entrato in area viene steso da un calcione del difensore avversario. Niente da dire sull’arbitro tratto in inganno da un eccesso di cadute: ancora un paio di partite e avremo chiaro tutti che l’obbiettivo è quello di stare in piedi o magari trascinare il pallone nella porta avversaria arrancando sulle ginocchia perché neppure le ruspe possono abbatterci.
L’arbitro quasi ci intenerisce quando espelle al 15° del secondo tempo il Persico: ammonito giustamente nel primo tempo si becca il secondo cartellino quando a terra al limite dell’area avversaria ostacola involontariamente la manovra del Felegara. L’arbitro accorre impugnando già, non si sa per quale motivo , il cartellino giallo e ha un attimo di turbamento quando vede che il giocatore a terra era già stato ammonito. Poi giustamente non torna sulla propria decisione e rimaniamo in dieci. Ci aspetta mezz’ora di sofferenza.
Probabilmente siamo capaci di soffrire perché anche in dieci teniamo il campo con autorità e riusciamo ad andare in vantaggio su una azione insistita del Mino che serve palla al centro dell’area al Pibe che in giravolta con la punta del piede insacca.
La reazione del Felegara è inevitabile: retrocediamo di qualche metro ma senza correre grandi rischi: un solo tiro pericoloso verso la nostra porta. L’arbitro decreta quattro minuti di recupero e ci regala l’ultimo possibile brivido. Sono già trascorsi più di cinque minuti di recupero quando il direttore di gara decreta una punizione a tre quarti campo a favore dei nostri avversari: anche il portiere Felegarese si spinge nella nostra area, il traversone potrebbe essere pericoloso, ma inspiegabilmente i nostri avversari cincischiano, si attardano. L’arbitro fischia la fine. E’ fatta.
Bravi tutti senza distinzioni, ma da martedì si ricomincia con umiltà il nostro lavoro.
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