III CATEGORIA – Settimana di passione

SETTIMANA DI PASSIONE

Ci avviamo verso Natale e non verso Pasqua eppure per la nostra III categoria, che ama andare in controtendenza, è stata una settimana di passione.

Poteva essere una settimana che con il recupero infrasettimanale ci avrebbe permesso di rilanciarci verso l’alta classifica ed invece la miseria di un punto in tre incontri ci relega in un angolino a riflettere sui nostri errori e le nostre ambizioni frustrate.

Diciamoci subito che i nostri avversari in tre partite hanno effettuato solo cinque tiri in porta realizzando appunto cinque reti di cui una sola imputabile ad un errore del nostro portiere, errore giustificato da un campo pesantissimo e dal pallone viscido, diciamoci subito che qualche pesante assenza in particolare nel settore difensivo si è fatta sentire.

Tutto questo non basta però a giustificare il Calvario di questa settimana.

Dobbiamo forse domandarci , e non lo credo, se abbiamo sopravvalutato il valore dei singoli e della squadra ad inizio campionato; dobbiamo domandarci se qualche senatore che tanto ci ha dato non sia al momento lontano dalla forma ideale; dobbiamo domandarci se non vi siano uomini più idonei ai campi pesanti di questo periodo rispetto ad altri decisamente più tecnici; dobbiamo domandarci se, e comprendiamo che gli infortuni sono determinanti in queste scelte, se una linea difensiva costituita da un solo difensore nato e cresciuto nel ruolo e da centrocampisti il cui impegno e la cui disponibilità nel ruolo sono da apprezzare, non abbia alternative valide al momento.

Mi domando poi se la squadra che in allenamento vedo manovrare con vivacità e precisione sia la stessa squadra che la domenica vedo più lenta ed impacciata , quasi timorosa.

Nessuno ci chiede, per fortuna, di vincere il campionato: credo però sia lecito domandare a ciascuno di noi di dare il massimo impegno non per giocare solo a pallone, ma per giocare nel modo migliore a pallone; non solo per mandare in campo una squadra, ma per mandare in campo la squadra più idonea alla situazione, più in forma e più tatticamente equilibrata; non solo per sbandierare a  bordo campo o assistere interessati agli allenamenti, ma per sforzarsi di comprendere i problemi dei singoli e del gruppo.

Mi domando da ultimo se avrei scritto questo articolo se i nostri cento tiri ribattuti, fuori di poco o parati di queste tre partite fossero entrati in rete: la risposta è facile ed è no perchè al di la di ogni ipocrisia sono i risultati che fanno la vita e la storia del calcio dalla III Categoria alla Nazionale e da questi dobbiamo ripartire per ritrovare il nostro entusiasmo e la nostra volontà di vittoria.

 

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