Perchè corriamo e non sentiamo dolore, portando sempre l’Astra nel cuore!

Ciao ragazzi.
Anche io volevo dirvi grazie dopo questo anno passato insieme a voi.
Vi confesso che mai mi sarei immaginato di retrocedere. Dopo le prime partite, ho sempre pensato ad una salvezza tranquilla di medio-bassa classifica. L’altro giorno a Sivizzano c’erano alcuni miei amici di Felegara che erano venuti a vederci. La prima cosa che mi hanno detto a fine partita è stata: "Che squadra di matti. Siete fuori di testa!". E alla fine dei conti, insieme a tanti altri fattori, l’ abbiamo pagata un po’ questa pazzia.
E’ anche vero però che questa "pazzia" forse è la forza dell’Astra. Ho girato tante squadre e mai avevo avvertito un attaccamento così forte alla maglietta. Ad una società che, tra le altre cose, non dà una lira a nessun giocatore. Avere un inno, un sito Internet, una storia lunga più di 60 anni…. persino dei tifosi che ti seguono fino a Palanzano…:-): forse voi non ve ne rendete conto, ma non è da tutti.
Anche se siamo retrocessi, voglio dirvi che la cosa più bella quest’anno per me è stato conoscervi.
Vi assicuro cambiare città, ambiente, abitudini, modo di vivere non è facile.
Lasciare gli amici di una vita ad Ascoli, poi quelli di Roma dell’università, e di nuovo ripartire da zero, entrare nel mondo del lavoro in una multinazionale, non conoscendo nessuno, sapendo che per andare avanti puoi contare solo su se stesso: è dura, a volte ti senti “solo” e vorresti davvero l’appoggio di qualcuno che ti dia una mano.
Vorresti l’appoggio di qualcuno, perché sai che finito il lavoro ed il viaggio giornaliero Varano-Parma, devi anche organizzarti per l’affitto, arredarti la camera, pulire casa, gestire una convivenza con persone che fino a qualche mese fa non conoscevi, fare spesa, apparecchiare, sparecchiare e fare i piatti, intestarti e provvedere alle bollette, firmare contratti, pagare l’assicurazione e il bollo della macchina, poi quella dello scooter, magari pure qualche multa, fare i conti a fine mese e accorgerti che spesso non ci stai dentro…E allora a volte ti chiedi pure: che lavoro a fare?
Te lo chiedi e pensi che all’inizio qualche sacrificio devi pur farlo…
Pensi però che alle 7.30-8 avrai allenamento in via Taro. Vorresti stare a letto per dormire e recuperare qualche ora di sonno, altro che farsi 10.000 Km di corsa dopo 10 ore di lavoro….ma la voglia di calcio e di stare in compagnia è più forte di tutto…
Potrai finalmente staccare la spina, con un gruppo di “pazzi” della tua età. All’improvviso, ti dimenticherai in un colpo solo di tutti i casini.
Sai che divertirai. Fango, pioggia, freddo, vento o neve non importa.
Pensi solo al riscaldamento che farai con Scotti, il più monotono e noioso del mondo, agli skip con la mano ad affettatrice di Chiesi, a Baistrocchi che vincerà la partitella contro lo stesso Scotti, a Leva che probabilmente impazzirà, ti insulterà senza senso e ti tirerà qualche stecca per poi chiederti scusa dieci minuti, ad Anapi che sicuramente tenterà qualche tunnel, a Maestri, che sicuramente tenterà qualche autogol, magari di testa in tuffo, se non sviene prima, alle calze verdi del Pibe e al bollino sulle mutande di Chiesi, ad Auri che si mangerà qualche gol clamoroso sotto porta a meno che la palla non gli arrivi di testa, a Rizzo e Giobbe che ti saluteranno con un cordiale “Por… D…”, a Michele Fisicaro, che insieme a Paolo, sei sicuro al 100% sarà ad allenamento perché non gliene hai visto mai saltare uno, a Croce, Delizia, Joiner e Cantarelli, che invece gliene hai visti fare tre, al Mister che ti dirà per la 857° volta sullo "scarico si cambia gioco", forse una delle poche cose che capirai perché il resto te lo dirà in stretto dialetto parmigiano, a Persichini, che neanche tu che sei del centro-sud capisci, a Dolfi che ti canterà Giggi D’Alessio sotto la doccia e a Peter che già lì fuori che aspetta perché sa che si andrà alla Perla.
Finisci felice l’allenamento…Sai che il giorno dopo, per qualsiasi cosa, te la devi cavare tu, da solo, perché la tua famiglia è a 500 Km di distanza.
Sai anche però che forse hai trovato una seconda piccola famiglia.
Quella dell’Astra.
E che incominci a volergli davvero bene…
Grazie ragazzi.
Il Santo
 

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