II CATEGORIA

Un altro mattoncino.

 

Un altro mattoncino per la salvezza lo abbiamo messo. 3 punti importanti che uniti ai 5 realizzati nelle tre precedenti partite ci fanno tirare almeno il naso fuori dall’acqua per inalare un poco di quell’ossigeno che si chiama salvezza. Non c’è nulla di fatto: mancano ancora troppe partite e tutte difficili, però, per dirla alla Catalano, perdere è meglio che vincere.
Poi ci sono anche i ricorsi storici: l’anno scorso un contributo fondamentale alla nostra salvezza lo diedero i tre punti incamerati su questo campo e contro questa stessa squadra.
Allora fu un gol del Bego a spianarci la strada, oggi la partita sembrava in verità più difficile con la squadra falcidiata da assenze per infortuni, malattie e gite varie.
Abbiamo con noi tre juniores che, assieme ad altri loro compagni, rappresentano il futuro di questa squadra.
Albi si piazza sulla destra fin dal primo minuto e dimostra di non temere i falli ed i contatti ruvidi con avversari che, se non gli possono essere padri, certamente potrebbero essere degli zii ben conservati; Gio entrerà ad un minuto dalla fine a bagnare con un risultato positivo il suo esordio in seconda ( a proposito Gio quando paghi da bere come ogni matricola seria ? ); il Gigio si guarda la partita in panchina, ma lui ci ha già dato una grossa mano giovedì tenendo palla e subendo falli nella partita pareggiata contro il Sivizzano.
Il Santo dimostra una fiducia sfrenata nel Mister facendosi mummificare la gamba prima dell’inizio della partita con una fasciatura degna di Amurabi e il Magno, grande la sua rinuncia ad una gita dove lo attendevano 100 fanciulle in fiore per non abbandonare la squadra, si piazza a difesa della porta con personalità e sfodera almeno un grande intervento.
Primo tempo in cui giochiamo in attacco: facciamo fatica a concludere, ma non corriamo rischi. E’ Andy a portarci in vantaggio su un lungo lancio: supera a velocità tripla il difensore avversario e infila a fil di palo il portiere avversario in colpevole ritardo.
Il secondo tempo vede la Folgore inserire un’altra delle sue temibili punte e un veloce folletto col numero 14 che affonda spesso sulla fascia sinistra della nostra difesa. Su uno di questi inserimenti la palla arriva all’attaccante avversario e Luigi, in ritardo, nel tentativo di deviare il pallone lo stende.
Rigore su cui non si discute. Il Magno intuisce e si allunga , ma il pallone calciato con precisione e con forza si insacca a fil di palo sulla sua destra.
Luigi non ti angustiare, ci pensa il Pibe, subentrato da poco, a risistemare le cose. Punizione a tre quarti campo a scavalcare la difesa avversaria posizionata al limite dell’area: il Pibe la brucia in velocità e scavalca l’estremo difensore avversario. La gioia del Pibe è immensa e la nostra è altrettanto grande sia perché ci regala la vittoria , sia per lui che è stato in questi mesi esempio di serietà e dedizione. Si perché chi vince o perde è la squadra soprattutto nel nostro caso in cui non ci sono soldi o prebende che girano e una squadra è fatta di quei 20 – 22 giocatori che ogni settimana faticano INSIEME e fanno GRUPPO per citare una parola tanto cara a mister Rivaldi.
Una nota sola per ricordare a fine gara la signorilità dei Folgorini che pur giustamente prostrati per il risultato non mancano di farci i complimenti e gli auguri: cosa ne direste di organizzare uno stage al riguardo per qualche squadra magari di montagna?

Adesso ci aspetta l’ambizioso Fontevivo. E se ci scappasse almeno un punticino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

AstraCronache