ALLIEVI REG. B: Crociati Noceto – ASTRA

28 Febbraio 2010

Crociati Noceto  – U.S. ASTRA  2-1 (0 -0)

Tanto tempo fa, in un una galassia lontana lontana….ebbene si, cari lettori,  gli eventi di cui si narra non sono proprio merce freschissima, ma c’e’ da dire che e’  subdolamente facile evitare il tempo per raccontare di una sconfitta slalomando tra i mille impegni di tutti i giorni. Eccoci dunque a cantare le gesta della truppa blucerchiata al suo esordio in questo nuovo e frizzantino anno "solare" (si fa per dire..). L’accoglienza e’ stata freddina e mariuola, puniti da un punteggio bugiardo come uno specchio magico che si diverte a riflettere realta’ distorte. Insomma, condannati ancorche’ innocenti, giudicati  dagli episodi e giustiziati da una sorte ria, ma questo e’ il calcio.

Intendiamoci bene, non si puo’ parlare di beffa, perche’ la partita non ha conosciuto padroni incontrastati e nemmeno decisioni clamorose. Il gioco espresso dalle due squadre era imbrigliato dai tatticismi con le difese attente e coperte mentre il campo, pesantiello assai, non aiutava a sfogare virtuosismi e manovre ariose. Ne e’ uscito uno spettacolo avarissimo di occasioni, che mal si accompagnava con il blasone e la classifica delle contendenti.

Nella inquietante brughiera di Fraore la difesa ha mantenuto il sangue freddo: qui Biasin e Chojwa coprono una ripartenza.

Sul principiare della partita le cose si mettevano invero bene per noi:  gli avversari sembravano impantanati nella fanghiglia del centrocampo e non riuscivano a imbastire una azione degna di questo nome. In realta’ questa anemia di fosforo  sara’ una costante del gioco crociato,  che mostreranno una netta preferenza per rifornire le proprie linee offensive con lanci paracadutati, rinunciando alla costruzione di una qualsivoglia trama. Difficile dare loro del tutto torto, viste le condizioni del campo!

L’ASTRA invece non rinuncia ad una ostinata e financo genetica predisposizione al gioco. Seppur legata dal pesante fondo e poco sorretta da una preparazione invernale precaria (e’ dura affinare gli schemi e il fiato per due mesi sul campo da calcetto!) tentera’ di svolgere caparbiamente il proprio compitino per tutta la durata delll’incontro. Lo sforzo sembra dare i suoi frutti perche’ di fatto le uniche vere occasioni del primo tempo  (cioe’ quelle corredate di tiro in porta!) sono appannaggio dei soli blucerchiati ed entrambe sui piedi di Nicolo’ Bortone. Peccato che nei due frangenti la fortuna non abbia voluto strizzarci l’occhio (e che il portiere Crociato non fosse gramo..), in particolare sul secondo tiro, uno show di Nicolo’, lanciato in area da una fulminea azione smarcante e bravo ad indovinare un diagonale angolatissimo ed imprendibile..ma fuori di un niente.

La reazione crociata si limita a un paio di incursioni peraltro ben arginate dalla nostra linea difensiva. Col passare del tempo la musica di fondo non cambia ma i ritimi si abbassano inevitabilmente, l’orchestra perde il brio ed anche il nostro gioco ne risente. In particolare sembra disunirsi lo scacchiere d’attacco biancorossoblu, dove il tridente d’offesa scioglie il patto di alleanza in favore di azioni di commando individuali destinate ad infrangersi sulla solida retroguardia crociata e disgregano progressivamente la compattezza e la pericolosita’ del nostro reparto.

Sara’ allora un difensore a smuovere le acque proprio quando la partita sembrava incanalarsi sui binari di un inevitabile zeroazero. L’azione parte sulla fascia con un lancio sulla corsia destra per Bortone che si invola verso la linea di fondo, difende la palla dal ritorno degli avversari e indirizza in area un cross teso. La palla sembra trapassare tutti i fantasmi ivi presenti per arrivare sul mancino di Andrea Capretti che presidiava il vertice opposto dell’area. Il terzino incoccia  perfettamente la palla di interno e insacca un diagonale "a uscire" bellissimo quanto imprendibile.

Siccome tutto questo occorreva a secondo tempo inoltrato e nella costante latitanza di una qualsivoglia reazione avversaria, molte delle nostre testoline iniziavano inevitabilmente a covare il sogno di un trionfo meritato quanto "pesante" per la classifica.  Ahinoi, non l’avessimo mai fatto! Le divinita’ del pallone, infastidite da questo peccato di tracotante superbia e incuranti di ogni concetto di giustizia, adottavano prontamente le contromisure punitive: non passa nemmeno un minuto dal vantaggio, sull’ennesimo innocuo missile "V2" crociato partito da centrocampo e destinato ad una punta dispersa ed isolata, il nostro portiere si appresta tranquillo ad agguantare il pallone. L’anticipo e’ talmente netto che gli sguardi gia’ migrano verso la zone di centrocampo dove attendere rimbalzare il prossimo rinvio ..che pero’ non arriva. Che fu? Difficile dirlo con precisione ma propenderei per un misto di lodevole caparbieta’ dell’attaccante unito ad un eccesso di sicurezza del nostro portiere, il tutto amalgamato da un rimbalzo galeotto. Ne e’ risultato un contrasto che non avrebbe mai dovuto avvenire, un conseguente rimpallo sfortunato, ed un pallone che rotola sconsolatamente (per noi) dentro la porta.

Il fulmineo pareggio riporta gli equilibri dell’incontro sugli antichi binari, con l’Astra a fare (poco) gioco e il Noceto attendista sulla rimessa. In questa stasi si completa la vendetta divina, con una azione che punisce inesorabile una doppia disattenzione difensiva ed una arbitrale:  capitan Biasin viene fermato con un intervento falloso da dietro mentre esce palla al piede dal vertice destro della propria area, il giudice di gara  non fischia (in realta’ non l’ha mai fatto per tutto l’incontro) e l’azione prosegue tornando in mano ai Crociati. Ne nasce un cross sul fronte opposto dove saltano all’intercettazione aerea in…tre, il calcolo delle probabilita’ ci vedrebbe favoriti ma i due difensori finiscono per ostacolarsi a vicenda (primo errore: gestione della chiamata) permettendo all’avversario di spizzare la palla verso il centro dell’area, dove una punta solitaria riceve indisturbata il pacco regalo (secondo errore:  movimento a copertura sulla inferiorita’ numerica) e realizza l’1-2.

Gambe tagliate? macche’!, mancano una decina di minuti alla fine e la reazione, nonostante la stanchezza incipiente e un campo oramai inguardabile c’e’ e si vede. Riusciamo ancora a produrre una buona pressione ed un paio di limpide occasioni, una in particolare, su calcio d’angolo, ci nega la soddisfazione del meritato pareggio, quando Stiven Lohja salta sul cross ad un metro dalla porta e sfiora di testa l’appoggio frontale decisivo. Mannaggia!

Non andrei oltre anche perche’ non c’e molto di piu’ da dire e, come avrete notato, ho oramai esaurito le immagini da proporvi.  Prima di chiudere la cronaca e mettere una pietra sulla infausta giornata voglio pero’ menzionare rapidamente la condotta di gara, insipida ed insipente. La partita e’ stata fondamentalmente corretta ma Il "fischietto" designato non e’ mai intervenuto nelle tante azioni fallose. Una mancanza assolutamente imparziale ma che ha finito col penalizzate la squadra meno "furba" e maliziosa, l’Astra. Ma, come dicevamo all’inizio, nel calcio ci sta anche questo.

 

 

 

 

 

 

 

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