UMILMENTE……….
Umilmente mi accingo a commentare la partita dopo l’attenzione riservataci dal quotidiano locale con l’articolo qui a fianco che credo sia stato giustamente riportato perché da un senso preciso all’esistenza della nostra seconda categoria: quello di contribuire a diffondere la conoscenza della nostra società e a far comprendere anche ai ragazzi più piccoli che oggi si avvicinano a questo meraviglioso sport che lo spazio per continuare a sudare e a divertirsi c’è anche per coloro che non diverranno celebrati campioni.
Detto questo veniamo alla partita. Inutile dire che siamo tutti consapevoli che per noi si tratta di una partita fondamentale: una sconfitta potrebbe anche significare per noi l’ultimo posto in classifica; una vittoria ci restituirebbe una collocazione più propria al gioco fino ad ora espresso.
La Folgore gioca bene e noi onestamente sembriamo impacciati soprattutto nei rinvii difensivi, quasi come se rutilanti stuoli di baiadere si fossero succhiati tutte le energie dei nostri eroi nella baraonda del sabato sera.
Un paio di avventati tentativi di anticipo da parte del nostro capitano, abitualmente inappuntabile, mi fanno tremare perché conosco l’abilità degli attaccanti avversari su cui i nostri avversari hanno costruito la salvezza dello scorso anno. Fortunatamente oggi alla classe e all’eleganza non si accompagna ugual concretezza e precisione in zona tiro.
Così prendendo lentamente a macinare gioco accade che passiamo in vantaggio. Una punizione dalla trequarti ed il pallone scivoloso costringono il portiere avversario ad una presa difettosa: Andy appostato ad passo dalla linea di porta insacca. 1 a 0.
Poco dopo potremmo passare ancora perché un pallone teso viene deviato da un difensore avversario che nel tentativo di anticipare il nostro attaccante rischia il più clamoroso degli autogol col pallone che colpisce la traversa e rimbalza poco fuori dalla linea senza che nessuno sia pronto ad insaccare.
Da adesso in poi credo che l’ASTRA dimostri in cosa consiste la differenza rispetto allo scorso anno: credo dimostri di aver capito la categoria dimostrando energia e decisione sia a centrocampo che in difesa e una concentrazione che spesso era mancata se rivado con la memoria al passato.
La Folgore attacca, mostrando anche lucidità e belle trame di gioco che però si infrangono contro le strette maglie della nostra difesa; noi contrattacchiamo con trame in velocità che vengono vanificate solo da un paio di fuorigioco fischiati più o meno giustamente dall’arbitro.
Il secondo tempo si apre con lo stesso copione e la Folgore mette insieme qualche punizione e qualche occasione che non portano a nulla vuoi per la sicurezza e la buona vena odierna di Marco, vuoi per l’imprecisione già prima citata degli attaccanti avversari.
La Folgore spinge e si sbilancia per pareggiare e noi colpiamo: un pallone esce dalla nostra difesa e giunge preciso ad Auri che ha sostituito un Simo un po’ sotto tono. Bel movimento a liberarsi del difensore, uscita un po’ folle del portiere avversario e diagonale rasoterra che va ad insaccarsi dopo un paio di ere geologiche di attesa sul palo opposto sospinto dall’ansimare di tutti noi trepidanti per questo interminabile percorso del pallone.
Adesso la Folgore passa a difendere a tre per aumentare la pressione offensiva, ma aumentano anche le occasioni per il nostro contropiede. Andrea è fermato una prima volta per fuorigioco su una azione apparsa ai più regolare, ma realizza il 3 a 0 su una azione del tutto analoga in cui forse si potrebbe eccepire qualcosa sulla posizione iniziale del Persico che gli ha fatto arrivare il pallone.
Persico che un minuto dopo, siamo già nei minuti di recupero, si divora, solo davanti al portiere, il quarto gol tentando un difficile tiro a giro invece della meno artistica fucilata, ma si sa che nei napoletani il ricordo di Maradona è ancora troppo vivo e qualche volta un po’ fuorviante.
Oggi ho visto una squadra cinica, meno bella di altre volte, ma in grado di sfruttare ogni errore dell’avversario: speriamo questo spirito ci accompagni domenica prossima in quel di Compiano cove lo scorso anno fummo costretti ad un rovinoso ritorno sulla terra beccando un numero di gol che non voglio neppure ricordare perché nulla ha a che vedere con questa squadra.
Abbiamo un obbiettivo preciso: 16 punti alla fine del girone di andata e allora diamoci da fare.