II CATEGORIA: Fontevivo -Astra 2-0

Ci si diverte,ma………..

Ho appena finito di leggere il breve commento di E.F e di condividere con lui il rimpianto per il bel gesto tecnico che una volta infiammava le tribune degli stadi come la nota sospesa in aria di un tenore il loggione del Regio e sento il dispiacere della sconfitta di oggi mitigarsi.
Si, perché al di la della sconfitta che non merita, ma potrebbe, di essere messa in discussione i miei occhi si sono a tratti riempiti dell’estro di Andy che scavalca al volo il terzino avversario o poco più tardi salta due difensori e con un tiro a giro degno di Del Piero ( quello di una volta ) sfiora il palo, dell’agilità del Mino che slalomeggia con grinta e stile da Tomba, di Ana che , messo in condizione di giocare fronte alla porta, sbaglia poco o nulla suggerendo palle invitanti e precise.
Sapevamo prima di scendere in campo che la partita appariva ai più segnata: il Fontevivo è squadra costruita per vincere il campionato e lo vincerà; noi stiamo insieme per il piacere di stare insieme e di praticare uno sport che amiamo e di onorare con una tranquilla salvezza una maglia che siamo orgogliosi di indossare.
Il primo tempo ci vede ribattere colpo su colpo la loro supremazia territoriale puntando sulla velocità e sull’applicazione costante di difensori e centrocampisti.
Prima grande occasione del Fontevivo con l’attaccante che si incunea in area e stampa il pallone sulla traversa; replichiamo con una mischia in area in cui il pallone lo prendono tutti o sfugge a tutti che è più o meno la stessa cosa.
Verso il trentesimo altro attaccante avversario che si presenta in area e parata sublime di Alex, perché,sapete, anche i portieri sono in grado di compiere gesti che sono poesia per il mio cuore; sulla respinta altra fucilata Fontevivina respinta da un difensore con le mani protese a protezione del viso: l’arbitro capisce che senza quelle mani sarebbe stata la testa del difensore a entrare in porta e condividendo col nostro difensore l’idea che l’eventuale spargimento di sangue sarebbe stato poco confacente ad una partita di calcio lascia correre.
Sul ribaltamento di fronte perdiamo l’occasione di andare in vantaggio e perdiamo Joy che si presenta in area con un lieve vantaggio sugli avversari, ma al momento di concludere invece di innescare la bomba che tutti si aspettano un poco zappa il terreno , un poco viene contrato. Lascia quindi il campo a Simo tenuto prudenzialmente in panchina. Poco dopo perdiamo anche il Mambro, fino ad ora nostra bandiera e oggi capitano coraggioso, per il riacutizzarsi di un problema all’inguine.
Il primo tempo finisce 0-0, ma ci siamo giocati già due cambi.
Nel secondo tempo partenza a spron battuto del Fontevivo che passa trovando con un paio di passaggi un po’ casuali libero al centro dell’area il nuovo entrato Bazzinotti che di piatto al volo insacca: lo avremo anche lasciato solo, ma quel centravanti che ha girato la palla in mezzo all’area senza guardare poteva solo sperare che ci fosse un compagno a raccogliere l’invito, sicuramente non averne la certezza.
Non ci sediamo però: rialziamo la testa e sfioriamo il pareggio in un paio di occasioni. Una palla stampata su punizione sulla traversa dal Simo con il portiere fermo immobile che già stava per cominciare a smoccolare per il gol subito; il pallone a fil di palo già citato di Andy, un paio di incursioni sulle fasce tentate dai nostri laterali.
Sono ancora loro a passare, però, mentre siamo protesi in avanti a cercare un pareggio che forse sarebbe eccessivo, ma non sarebbe certo uno scandalo.
L’azione non ve la racconto, tanto è più o meno uguale a quella del primo gol.
Siccome un cronista deve essere obbiettivo, e qui la cosa mi riesce facile dato che il mio editore non mi paga ( nel senso che non mi paga proprio ) per attaccare né Berluschini, né Francesconi , dirò anche di un salvataggio del Filo sulla linea su un pallonetto che aveva scavalcato Alex. Il Dio del calcio gliene renda merito perché stava per sacrificare una gamba a questa disperata impresa.
La partita finisce senza rimpianti: mercoledì ci ritroviamo in coppa con gli stessi avversari, con qualche acciaccato in meno, ma con tanta voglia di divertirci.
A proposito di divertirsi una parola sola per definire l’arbitraggio: divertente. La partita con lui è adatta anche ai non vedenti tanto ne garantisce il commento dall’inizio alla fine meglio di “ Tutto il calcio minuto per minuto”
AstraCronache