27 Sett 2009
II CATEGORIA – Calestanese – ASTRA 1 – 0
Partita da 0 a 0 invece ……………
Ci vuole abilità per perdere una partita da 0 a 0 e che forse, ma ci tengo a ribadire che sono di parte, ai punti avremmo vinto noi.
Primo tempo in cui la Calestanese conclude poco o nulla; noi sembriamo più pimpanti e abbiamo l’unica vera occasione della partita quando Simo colpisce da appena dentro l’area a botta sicura. Il pallone supera il portiere e va ad urtare sul palo interno e invece di insaccarsi come vorrebbero le più banali leggi della geometria e della fisica ballonzola sulla linea per venire poi recuperato dal portiere avversario sul palo opposto.
Ahi, se abbiamo contro la geometria e la fisica mi dico, da cultore delle materie scientifiche, questa partita non la vinceremo mai, però allo stesso tempo mi dico non possiamo perderla. Questi fanno fatica a superare la metacampo e anche quando la superano gli anticipi del capitano e l’attenzione degli altri difensori non lascia spazio a pensieri funesti.
Ma evidentemente capisco poco di calcio e pochissimo di sfiga.
Anche il secondo tempo in cui il Persico sostituisce un Joy ormai sulle ginocchia per i continui scatti e per una condizione fisica ancora traballante non offre particolari sussulti.
Siamo certamente meno padroni del campo, ma l’unico rischio che corriamo è una palla che attraversa da sinistra a destra la nostra area senza che nessuno degli avversari trovi il guizzo per spingerla dentro.
Dicevo che capisco poco di calcio e soprattutto l’affetto che ho per questi ragazzi mi ha fatto dimenticare che almeno un errore a partita si fa e si paga. Quando il Mastro ha sostituito Andrea gravato di un cartellino giallo arriva una punizione almeno discutibile – ma l’arbitro in questa partita non c’entra proprio perché ha usato con tutti lo stesso metro giusto o sbagliato che fosse – al limite della nostra area.
Stiamo discutendo sul quadratino di campo in cui posizionare la barriera incuranti del fatto che nessuno ne ha chiesto la verifica quando parte il passaggio per un signore tutto solo sulla destra dell’attacco avversario.
“Che fanno questi : non tirano in porta?” – ci stiamo chiedendo mentre il solitario affronta Alex e lo supera con un pallonetto.
Che c…o, pardon che fortuna la palla va sulla traversa e sto per respirare dimentico che quando decidiamo di sbagliare siamo persone serie e lo facciamo fino in fondo.
Si , perché quella palla finisce sulla testolina di un avversario, anche lui solitario, che insacca: bipolli.
Mez sostituisce Ana reduce dalla festa per il suo compleanno – a proposito Ana auguri per i tuoi trenta anni che ti consacrano il più vecchio della compagnia come i tuoi continui dolorini d’altra parte dimostrano – e continuiamo ad attaccare, ma disordinatamente e con una serie di traversoni, così si chiamavano ai miei tempi, sia su punizione sia su azione che finiscono regolarmente tra le braccia del portiere avversario.
La partita finisce dopo tre minuti di recupero che non aggiungono nulla se non altre tristi riflessioni sul come si possa riuscire a perdere una partita in cui almeno lo 0 – 0 sembrava scritto.
Va bene ripartiamo mercoledì dalla Coppa dove immagino assisteremo ad un altro consistente turn over che consenta a qualche importante elemento di tirare il fiato.
Quattro o cinque nomi che mi piacerebbe vedere in campo dall’inizio io ce li ho, ma me li tengo per me perché il dovere di un umile cronista è – come sono soliti rispondere i giocatori di un certo livello – tenersi pronto a disposizione per descrivere le gesta della squadra e la formazione è nelle mani del mister che per almeno un altro migliaio di partite non corre il rischio dell’esonero.
Tutti allo Stuard mercoledì sera.