18 Ottobre 2009
U.S. ASTRA Crociati Noceto 1-1 (1 -1)
La sfida al vertice si conclude con un pareggio che lascia nel nostro palato un sentore amarognolo di occasione perduta e che solo un mirabile terzo tempo e’ riuscito a dissipare. Gia’ perche’ se e’ vero che il pari rispecchia l’alternanza al comando nei due tempi (il primo di stampo Crociato, il secondo di marca Blucerchiata), e’ altrettanto vero che l’ASTRA ha saputo opporre alla miglior organizzazione di gioco degli avversari una superiore concretezza agonistica. E alla fine i numeri e la qualita’ delle occasioni perdute sanciscono un bilancio che pur creando qualche fastidioso rimpianto (sarebbe bastato crederci fin dal primo minuto..) ci convincono di avere in casa una squadra veramente "fortissimi"!
"Ehi capo, ma dove sono le bandierine"? Il rigore professionale del vostro fedele cantastorie lo obbliga a svelare il clamoroso "giallo" dietro le quinte che ha rischiato di fare saltare l’evento clou della sesta giornata. E cosi’, mentre sui volti allibiti degli addetti ai lavori si disegnava una smorfia incredula, le indagini avevano immediatamente inzio. Scartata rapidamente l’ipotesi extraterrestre, proposta con colpevole ingenuita’ dal sottoscritto, i sospetti non tardano a concentrarsi sulla arcinota sbadataggine dello stesso sciagurato. Superato lo sbandamento iniziale, i nostri notabili dirigenti si impegnano in un febbrile lavoro di intelligence che frutta il recupero dei vessilli e impedisce che il panico si diffonda tra il pubblico ignaro. Bortone "padre" perfeziona il salvataggio sfoggiando doti atletiche da staffettista olimpionico mentre io, schivando le occhiatacce dei presenti, prendo mentalmente nota di redigere una ricca cheklist per le prossime occasioni… (presidente sia magnanimo, tengo famiglia!)
Il primo tempo parte cosi’ con solo una manciata di secondi di ritardo e vede, ahinoi, una costante supremazia territoriale dei Crociati, evidentemente a proprio agio nel disegnare efficaci geometrie sull’ampio rettangolo di gioco del "Cral". Al contrario dei nostri ragazzi, apparentemente prigioneri di quell’impaccio reverenziale tipico di chi si trova di fronte ad una bella figliola. Ed effettivamente e’ una bella squadra questo Noceto, ben organizzata e brava a coprire le zone strategiche del centrocampo, ha fatto praticamente …l’ASTRA! In questo gioco di specchi i veri blucerchiati sembrano perdere l’orientamento e con esso la coesione tra i reparti, mostrando una certa precipitazione nell’impostare il gioco. Si prospetta subito una giornata priva di noia per il guardiano dei pali PierFrancesco, la nostra difesa e il sistema miocardico dei supporters .
Sul taccuino annotiamo preoccupati diverse scorribande dei crociati che calano con irritante frequenza dalle parti di capitan Biasin & C., ma segniamo pure una robusta prestazione della nostra difesa (dove ben figura anche il mio pargolo Alessandro!) che risponde colpo su colpo e senza affanno agli avversari.
Tra una incursione lanzichenecca e l’altra riusciamo pero’ a renderci anche pericolosi, a conferma di una sostanza latente. Come al 7′, quando Alex Ungureanu riceve un innocuo pallone al limite dell’area e, sotto gli occhi di tre bodyguards che lo sorvegliano a vista, lo trasforma in un letale rasoterra regalando al pubblico biancorossoblu la gioia del goal! Siamo in vantaggio, magari in modo incongruo per il gioco fin li espresso, ma dopo un rapido confronto -dibattito con i vari mister blucerchiati presenti a bordocampo stabiliamo che tutto sommato non ce ne importa un bel niente!
Colpita ma non affondata, la corrazzata crociata mantiene la propria rotta e giunge al meritato pareggio intorno al 25′ grazie ad un bel tiro da fuori area che capitalizza una corta respinta difensiva su azione di calcio d’angolo (peraltro inesistente..mannaggia!) e si insacca imparabilmente. 1 a 1: L’e’ tutto da rifare! Se non fosse per le palpitazioni partigiane che annebbiano il nostro giudizio potremmo persino apprezzare lo spettacolo offerto dalla partita, ancorche’ non giocata a livelli eccelsi. Pero’ si soffre decisamente troppo e allora decidiamo di rassegnarci ad un pragmatico conto alla rovescia, confidando in un intervallo ristoratore e nelle magiche virtu’ terapeutiche del te’ caldo di Sir Locks! Ma prima del riposo Stiven Lohja ricorda a tutti che l’ASTRA non molla e scalda le mani al portiere avversario con un potente e preciso tiro al volo su invitante cross di Andrea Capretti, bravi tutti e tre!. Il messaggio arriva chiaro e forte e conforta il pubblico locale che si sente finalmente autorizzato a sperare in un secondo tempo meno nocivo…
Alla ripresa dopo la campanella assistiamo ad una metamorfosi inattesa quanto auspicata. Quello che cambia non e’ tanto il livello di gioco, che rimane intenso ma sempre sotto i massimi qualitativi stagionali, quanto il suo conduttore. In pratica Astra e Noceto si scambiano i ruoli e tutti noi accogliamo con favore (ettecredo!) il nuovo copione che vede come indiscusso attore protagonista il portiere crociato, autore di molte parate determinanti. Due di queste in particolare strozzano l’urlo del gol nelle nostre ugole, in occasione di un colpo di testa ravvicinato (una sorta di miracolo) e di una conclusione rasoterra deviata sul palo e che ridisegna l’intera linea della porta. Ma nulla avrebbe potuto l’estremo difensore avversario su una punizione dal limite accordataci per un fallo di mano malandrino di un difensore ospite (azione che smarca involontariamente Noel solo in area e avrebbe quindi clamorosamente meritato la concessione del vantaggio!).
La battuta di Biasin e’ potente e precisa, una vera "minella" indirizzata all’incrocio dei pali, inaccessibile financo per Buffon, ma dove purtroppo si stampa senza entrare in porta: che jella!
L’orologio segnava il 31′ e con questa prodezza raggiungiamo lo zenith del potenziale offensivo nostro e dell’intero incontro. Le due squadre hanno speso veramente molto e la spia della riserva si accende inesorabile, soprattutto sul cruscotto crociato dove oramai si pensa solo a contenere, mentre i nostri ragazzi mostrano orgogliosamente un fondo ancora apprezzabile. I cambi a cui attingono a piene mani i due mister consentono un parziale recupero di fiato e ossigeno ma non modificano di un millimetro il verso "ASTRorso" della partita che di fatto non offre piu’ nulla di notabile..almeno sul campo!. Eh si perche’ al triplice fischio l’incontro si sposta immediatamente sull’arena del terzo tempo dove il clan blucerchiato diretto dal "mister" Lucchetti (esatto, lo stesso personaggio del te..) ammanisce delizie da buongustai mettendo tutti quanti d’accordo sul verdetto che assegna alla US ASTRA una netta e meritata vittoria a ..tavolino!